Toti: Soprintendente sentita per un'ora e mezza

Per il caso della calata in porto vincolata

GENOVA

(ANSA) - GENOVA, 04 GIU - Ha parlato per un'ora e mezza Cristina Bartolini, la Soprintendete delle Belle arti di Genova, sentita in procura come persona informata dei fatti nell'inchiesta per corruzione che ha coinvolto tra gli altri il presidente ligure Giovanni Toti. L'architetto è stata sentita per la vicenda del riempimento di Calata Concenter, l'area del porto da riempire con gli scarti degli scavi del tunnel subportuale e per creare una nuova area container di interesse di Aldo Spinelli. Bartolini aveva espresso le sue perplessità sul progetto perché c'era un vincolo del ministero. La Sovrintendente era stata anche intervistata e aveva sostenuto che "non aveva ricevuto comunicazioni o richieste da parte dell'autorità portuale sulla volontà di procedere al tombamento di Calata Concenter e, pertanto, che permaneva ancora la vincolante prescrizione del Mibac risalente al 2020". Una prescrizione, scrivono i pubblici ministeri nelle carte dell'inchiesta che ha portato ai domiciliari il presidente della regione Liguria Giovanni Toti, che "era stata peraltro accolta e sottoscritta dallo stesso presidente deIl'AdSP Paolo Emilio Signorini". Lo stesso Signorini ne parla con Spinelli "individuando nella Soprintendenza un ostacolo alla realizzazione del tombamento". Il presidente dell'Autority ne parlò anche con il sindaco Marco Bucci spiegando che "era un problema da risolvere". (ANSA).

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