Siccità: Dell'Acqua, dare poteri alle autorità di bacino

Il commissario nazionale: 'Superare le liti tra Regioni'

MILANO

(ANSA) - MILANO, 10 LUG - "Le autorità di bacino sono gli enti che possono aiutare il Paese a governare l'emergenza siccità affidando loro la pianificazione dell'approvvigionamento idrico primario e lasciando solo la gestione locale alle regioni". Queste le parole del commissario straordinario nazionale per l'adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica Nicola Dell'Acqua, intervenuto oggi alla prima riunione della sesta edizione della Community Valore Acqua per l'Italia di The European House-Ambrosetti a Milano che rappresenta 42 partner della filiera estesa dell'acqua in Italia. "L'unico strumento necessario per la pianificazione degli interventi - ha continuato Dell'Acqua - è quello del bilancio idrico che deve essere redatto a livello di distretto in una visione più ampia che superi diatribe locali e regionali: i grandi nodi idraulici porteranno acqua da un punto A a un punto B del Paese superando confini regionali e distrettuali: non abbiamo più il tempo di assistere a diatribe sul pagamento della risorsa, tutti gli attori in campo devono prendere coscienza del pesante impatto della gestione frammentata dell'acqua sul futuro dell'Italia". "Servono nuove infrastrutture, non se ne fanno da settant'anni in Italia - ha concluso il commissario durante l'intervento a porte chiuse dell'evento della Community Valore Acqua Ambrosetti - e il Governo si sta muovendo nella direzione giusta attraverso lo stanziamento di importanti risorse da parte del Ministero delle Infrastrutture accompagnate da un'attività di costante monitoraggio. Lo dimostra il piano Pniissi ('Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico', ndr) varato dal ministero che prevede 250 milioni per rifunzionalizzazione di invasi e progettazione anche se non sempre sul territorio viene compreso quali siano le priorità a livello di manutenzione". (ANSA).

comments powered by Disqus