Scuola: Ata, firmato decreto per le posizioni economiche

Valditara, 'prosegue azione di valorizzazione di dipendenti'

ROMA

(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Il ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il decreto che disciplina le modalità di attribuzione delle posizioni economiche al personale ATA. Il provvedimento, adottato in attuazione del Ccnl triennio 2019-2021 del Comparto Istruzione e Ricerca, consentirà una integrazione salariale delle retribuzioni del personale amministrativo, tecnico e ausiliario a fronte della maggiore professionalità acquisita. "Con la firma di questo decreto prosegue l'azione di valorizzazione, anche economica, del personale ATA, risorsa fondamentale della Scuola che contribuisce ogni giorno a garantire la funzionalità delle Istituzioni scolastiche e la qualità dei servizi offerti alle studentesse, agli studenti e a tutta la comunità educante, con professionalità e dedizione " ha dichiarato Valditara. Il Fondo per le posizioni economiche ammonta a 137,72 milioni di euro. Di questi, 73,21 milioni sono destinati al finanziamento e alla rivalutazione delle 51.941 posizioni economiche già in godimento da parte del personale ATA. Gli importi (lordo dipendente) delle posizioni economiche sono così incrementati: per i Collaboratori da 600 a 700 euro per gli Operatori da 600 a 800 euro per gli Assistenti la prima posizione economica aumenta da 1200 a 1300 euro mentre la seconda posizione economica passa da 1800 a 2000 euro. Con i restanti 64,50 milioni saranno attivate 46.297 nuove posizioni economiche sulla base dei criteri definiti in sede di confronto con le organizzazioni sindacali: 28.539 per l'area dei Collaboratori 82 per l'area degli Operatori, 12.549 prime posizioni economiche per l'area degli Assistenti. 5.127 seconde posizioni economiche per l'area degli assistenti. Le nuove posizioni economiche saranno attribuite attraverso una procedura selettiva, che si svolgerà al termine di un corso di formazione organizzato dall'Amministrazione. (ANSA).

comments powered by Disqus