Italia / Il lutto

Malore improvviso: è morto D'Ettore, era il garante nazionale per i detenuti

L'ex deputato di Fratelli d'Italia aveva 64 anni e si trovava in vacanza con la famiglia a Locri, dove risiede la madre

ROMA. Un malore improvviso, l'ambulanza, una corsa disperata in ospedale però risultata vana. A 64 anni è morto Felice Maurizio D'Ettore, da gennaio Garante nazionale dei detenuti ed ex deputato di Fratelli d'Italia. D'Ettore, che era in vacanza con la famiglia a Locri, dove risiede la madre, è deceduto nell'ospedale della cittadina ionica, dov'era arrivato in condizioni disperate. I tentativi di rianimarlo da parte dei medici dell'ospedale locrese si sono rivelati inutili.

D'Ettore, dopo avere perso i sensi, non si è più ripreso.

Il Garante nazionale dei detenuti, pur essendosi trasferito da molti anni a Roma, era rimasto molto legato alla Calabria ed a Locri, dove vivono, oltre all'anziana madre, molti suoi familiari. Nato a Napoli, D'Ettore è stato professore ordinario di diritto privato alla Scuola di Economia e Management dell'Università di Firenze, aveva un forte legame con Arezzo dove aveva vissuto per lunghi anni e dove aveva cominciato la sua carriera politica come consigliere comunale di Forza Italia al Comune di Bucine dal 1995 al 1999 e dal 2004 al 2009. Nel 2007 era diventato coordinatore provinciale del partito azzurro, proseguendo nel ruolo fino al 2021.

Nel 2018 fu eletto deputato nel collegio uninominale di Arezzo, insieme all'altro aretino Stefano Mugnai, sempre per Forza Italia.

Poi, con lo stesso Mugnai aveva aderito alla formazione promossa dal sindaco di Venezia, Brugnaro, 'Coraggio Italia' con il quale aveva poi chiuso la carriera parlamentare.

Nel 2022 non era stato ricandidato e si era avvicinato a Fratelli d'Italia, partito che lo ha indicato per l'incarico di garante delle persone private della libertà personale. Moltissimi i messaggi di cordoglio.

"Tutti abbiamo apprezzato la dedizione e la sua professionalità - commenta la premier Giorgia Meloni - in particolare in un momento così difficile per il mondo penitenziario". Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ricorda di D'Ettore "l'integrità morale e la grande preparazione intellettuale" esprimendo "gratitudine per tutto quello che ci ha dato".

Dal canto suo il presidente del Senato, Ignazio La Russa, esprime "profondo dolore" per "un uomo capace che ha dedicato la propria vita alla politica e al lavoro". La ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ricorda "il grande impegno di D'Ettore come parlamentare e la sua straordinaria umanità dimostrata anche nel suo ultimo incarico" mentre il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, esprime "grande tristezza" per la perdita di "un cattedratico di spessore" e "uomo con profondo senso dello Stato". Il vicepresidente del Csm,

Fabio Pinelli, afferma che con D'Ettore "se ne va non solo un illuminato garante dei detenuti, un professore arguto, un intellettuale di raro valore, ma anche uno strenuo difensore degli 'ultimi'". Attestati di vicinanza sono arrivati da tutti gli schieramenti e anche dall'Associazione nazionale magistrati. "Profondo cordoglio" è stato espresso da Pd, Iv, M5S, Azione, Avs e Partito Radicale.

"Sono commossa e sgomenta - scrive la senatrice Michaela Biancofiore eletta in Trentino - per la improvvisa, ingiusta, inaccettabile scomparsa del collega e amico Maurizio Felice D'Ettore, col quale condividevamo scelte politiche e amore per gli animali. Come dicevano i latini 'nomen omen' nel nome c'è il destino e Maurizio era Felice di nome e di fatto e soprattutto portava la felicità nella vita di chi aveva la fortuna di incontrarlo. Uomo preparatissimo ma mai supponente, ironico e istrionico, di intelligenza acutissima e di rara sensibilità, mancherà molto alla politica italiana che, lui direbbe, dovrebbe smetterla di prendere certe boutade e persone, troppo sul serio. La vita è davvero ingiusta, porta via le persone migliori che avrebbero molto ancora da dare al nostro Paese".

La  presidente del gruppo Civici d'Italia, NM, Maie conclude: "Mi stringo alla famiglia tutta - aggiunge Biancofiore - ma soprattutto alla amatissima madre che ancora una volta ha raggiunto nella sua amatissima Calabria, per starle accanto fino all'ultimo momento".

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