Greta Thunberg in corteo a Milano con i Fridays for future
La protesta riguarda non solo l'emergenza ecologica e la crisi climatica, ma anche il Medioriente con appelli che recitano "stop al genocidio" in Palestina. A Roma contestato il governo Melono, studenti in piazza anche a Torino e in altre città
MILANO. L'attivista Greta Thunberg sta partecipando al corteo a Milano con i Fridays for future. Una manifestazione partita questa mattina da largo Cairoli in occasione dello sciopero per la giustizia climatica e durante la quale la protesta riguarda non solo l'emergenza ecologica e la crisi climatica, come recitano gli slogan, lo "stop al genocidio" in Palestina.
L'attivista svedese, con una kefiah sulle spalle, ha sfilato con circa un migliaio di studenti che hanno compiuto diverse azioni lungo il corteo, in particolare davanti al Museo della Scienza e della Tecnica dove è stato piazzato un missile di cartapesta "perchè è finanziato da Leonardo che aiuta a bombardare Gaza".
Studenti in piazza anche a Roma, Torino e in altre città, questa mattina, 11 ottobre.
Nella capitale sono partiti incorteo da piazzale Ugo La Malfa a Roma, davanti al Circo Massimo, universitari e liceali - tra cui collettivi, Osa e Cambiare Rotta - che hanno aderito alla manifestazione promossa da Fridays for Future.
Gli studenti, che sono circa 1500, sono diretti al ministero dell'Università e della Ricerca. "Lotta per un clima libero dalla repressione. Palestina libera", si legge sullo striscione che apre il corteo. La giornata di mobilitazione studentesca - che si svolge in tutta Italia ed è stata chiamata "No Meloni Day" - è stata infatti convocata proprio in occasione del ritorno in piazza di Fridays for Future. "Repressione, scuola, gabbia, ambiente, genocidio: studenti contro il governo", si legge su un altro striscione. A guidare il corteo è lo spezzone di Fridays for Future.
"Siamo in un momento in cui gli studenti subiscono il caro vita, tra affitti alle stelle e il rincaro delle mense", spiega Elettra di Cambiare Rotta. E poi ancora "le aule sovraffollate, la crisi ambientale, la complicità dei nostri atenei con le aziende inquinanti e con il genocidio", aggiunge la studentessa che sottolinea come oggi, in questa giornata, ci sia "la necessità di parlare anche di altro, oltre che del tema ambientale".
"Ogni giorno è no Meloni day", ribadiscono su uno striscione gli studenti. I ragazzi sventolano anche diverse bandiere della Palestina e ricordano la manifestazione che si terrà domani. "Free Palestine. 12/10 in piazza", si legge.
A Torino dopo l'ultimo corteo di aprile, di nuovo in piazza a Torino i Fridays for Future per lo Sciopero per la giustizia climatica. Circa in un migliaio si sono ritrovati in piazza Statuto per manifestare per le vie del centro cittadino Insieme agli studenti delle scuole ci sono anche le sigle sindacali, i collettivi universitari, l'Intifada Studentesca e il comitato 'Giù le mani dal Meisino', in prima fila con lo striscione, che da mesi è in mobilitazione contro la realizzazione voluta dalla giunta di centrosinistra targata Lo Russo del Centro per l'educazione sportiva e ambientale all'interno del parco alla periferia nord di Torino.
"Stiamo saltando le lezioni per darne una a voi", recita un cartello tenuto in mano dagli alunni di una scuola media. C'è anche lo striscione 'Nonni insieme per il clima': "Manifestiamo con i nostri nipoti per il loro futuro - dicono -. Pensiamo che in tutti questi anni le problematiche ambientali non siano cambiate, anzi a livello statistico sono aumentate, adesso - proseguono i nonni - si parla anche del tornando in America, in Florida, che sta creando disastri enormi.
Le nostre motivazioni e le richieste sono sempre le stesse e il fatto che non ci sentiamo abbastanza ascoltati o presi sul serio ci porta a resistere, a continuare a lottare", spiegano Alice e Gaia studentesse di scienza forestali - è una vergogna che da anni parliamo sempre delle stesse cose e ancora azioni veramente concrete sembrano essere troppo lontane", aggiungono. In testa al corteo c'è lo striscione 'Rompiamo il silenzio siamo natura che insorge'.