Economia / Lavoro

Accordo Unicredit-sindacati su mille uscite volontarie e 500 assunzioni di giovani

Ma nel complesso l'intesa intergenerazionale per l'occupazione arriverà a un tasso di sostituzione complessivo del 75%. Per 600 dipendenti previsti la formazione e il successivo ricollocamento in altre posizioni

MILANO. È stato firmato stanotte l'accordo tra Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin con Unicredit per ricambio generazionale, occupazione e formazione. La procedura di efficientamenti, inizialmente prevista per 1.600 unità, è stata ridimensionata a 1.000, con una riduzione del 38% rispetto all'avvio della trattativa. Previste anche 500 assunzioni.

La Fabi ritiene raggiunto l'obiettivo per "un soddisfacente" equilibrio tra ricambio generazionale e bilanciamento occupazionale. Il risultato è stato possibile grazie all'inserimento di 600 lavoratori in percorsi di formazione finanziata (Fba), erogati dall'Academy del gruppo. Tali percorsi prevedono una significativa componente di formazione in aula.

Di questi 600 lavoratori, ben 200 - già nel corso del 2025 - saranno ricollocati in rete, rafforzando l'organico delle filiali. A fronte di 1.000 uscite volontarie e incentivate (di cui circa 270 sospesi relativi al precedente accordo) sono state concordate 500 nuove assunzioni, cui si aggiungono 250 assunzioni per il cosiddetto turn over, che unitamente ai percorsi di riqualificazione e formazione del personale, costituiscono la risposta positiva per affrontare le future sfide legate alla trasformazione digitale del settore bancario e all'emergere di nuovi modelli di business.

 

La centralità della formazione è stata ulteriormente rafforzata dall'estensione delle giornate di smart learning, portate da 5 a 7. Oltre ai risultati raggiunti dal punto di vista occupazionale, sono stati acquisiti importanti obiettivi sia in termini economici, che di welfare e di conciliazione tempi vita lavoro e valorizzazione professionale.
Il buono pasto è stato aumentato a 8 euro (prima tranche 0,50 marzo 2025 e seconda tranche gennaio 2026). È stata poi rinnovata la polizza sanitaria per il biennio 2026-2027 alle stesse condizioni economiche dell'accordo firmato il 4 dicembre 2023 (nella misura di 1.200 euro pro capite l'anno) ed è stata confermata per un biennio della polizza TCM per i mutui.
 
È stato inoltre assunto l'impegno di definire entro il 28 febbraio 2025 un piano di valorizzazione del capitale umano (Vap) che tenga conto de l contributo dei lavoratori e dei risultati economici del gruppo nel 2024. Per quanto riguarda il welfare e la conciliazione vita-lavoro, è stato riconosciuto un permesso retribuito aggiuntivo di 3 giorni per l'assistenza ai familiari in difficoltà.

“Un accordo intergenerazionale per la piena e buona occupazione rilevante e innovativo. Con l’intesa raggiunta arriviamo sul fronte dell’occupazione a un tasso di sostituzione complessivo di almeno il 75%, oltre il 67% dei precedenti accordi nel gruppo bancario, così come abbiamo tolto il tetto sulla possibilità di nuove assunzioni, dunque senza limiti al turn over, in caso di ulteriori abbandoni”.

Così il segretario nazionale della Fisac Cgil, Riccardo Sanna, commenta l’accordo raggiunto tra sindacati e Unicredit su esodi, ricambio generazionale e riqualificazione, aggiungendo che: “In una fase di grande trasformazione, anche tecnologica, mossa da nuovi investimenti nell’intelligenza artificiale, il lavoro deve restare il cuore del cambiamento”. 

“Un risultato unitario importante quello raggiunto con l’azienda – prosegue il segretario nazionale della Fisac Cgil – che riverbera effetti su diversi fronti, che vanno dai carichi di lavoro al contrasto al processo di desertificazione. Non solo: è strategica la centralità data alla formazione, attraverso i processi di riqualificazione e riconversione, che contribuiscono a non ridurre i posti di lavoro e, anzi, a valorizzare le competenze”.

L’aspetto più importante dell’accordo, segnala il coordinatore Fisac Cgil Gruppo UniCredit, Francesco D’Agostino, “è l’aver avviato dei percorsi chiari di riconversione professionale in grado di garantire gli attuali posti di lavoro senza creare tensioni occupazionali che si possono già intravedere nelle pieghe delle innovazioni digitali, come ad esempio l’intelligenza artificiale, in un settore in continua evoluzione come il nostro. Il tutto migliorando contestualmente le condizioni di tutti gli colleghi che hanno permesso i risultati straordinari degli ultimi anni”, conclude.

comments powered by Disqus