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Pensioni, Durigon: la Lega si opporrà in ogni modo all'aumento dell'età

"C'è tutto il tempo per trovare soluzioni", ha detto il segretario che qualche mese fa aveva annunciato la possibile introduzione di quota 41 per ridurre di un anno e dieci mesi i contributi necessari per l'uscita (oggi 42 anni e 10 mesi)

ROMA - "Me la sento di dire tranquillamente che come Lega noi ci opporremo in qualsiasi modo a questo aumento di ulteriori tre mesi, come ci siamo opposti ai tre mesi di finestre che ogni tanto vengono inseriti in qualche contesto". Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro e senatore della Lega Claudio Durigon parlando a Sky Tg24 Economia dell'aumento di 3 mesi dell'adeguamento alla speranza di vita per andare in pensione. Questa, ha aggiunto, è "la mia posizione di governo". "Abbiamo tutto il tempo per trovare soluzioni perché non si possa aumentare", ha precisato.

"Nel momento in cui si registrasse un aumento effettivo dell'aspettativa di vita, come Lega faremo di tutto per scongiurare questa ipotesi, esattamente come facemmo con la norma che bloccò l'aumento per l'aspettativa di vita nella riforma Quota 100" ha affermato.

Qualche mese fa lo stesso Durigon aveva annunciato la possibile introduzione di quota 41 (cioè 41 anni di contributi anziché gli  attuali 42 e 10 mesi che ieri erano diventati 43 e un mese).

 "L'obiettivo della Lega sulle pensioni è quello di lavorare a una soluzione su Quota 41 per tutti che dia una risposta ai lavoratori. Non si può morire a 69 anni sul lavoro, serve una maggiore flessibilità in uscita", aveva dichiarato nel maggio scorso ad Affaritliani.it.

"Siccome ormai il sistema contributivo è predominante sul sistema retributivo Quota 41 è anche sostenibile a livello finanziario. Studieremo bene tutte le fasi per far entrare la proposta nella Legge di Bilancio per il prossimo anno", aveva aggiunto.

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