Verona: sindrome del riso incontrollato, primo paziente in Europa guarito con ultrasuoni
Per il giovane la guarigione ha significato una completa rinascita sociale e professionale. Dopo anni di isolamento forzato e difficoltà nelle più comuni attività quotidiane, oggi ha conseguito la patente e lavora come idraulico qualificato
VERONA. Una rivoluzionaria procedura medica presso l'ospedale Borgo Trento di Verona ha segnato una svolta storica nel trattamento delle patologie neurologiche rare. Al centro di questo straordinario successo terapeutico, la storia di Federico Orlandi, ventunenne di Cerro Veronese, primo paziente europeo a sconfiggere la rarissima "sindrome del riso sardonico epilettico".
L'innovativo intervento, eseguito nell'aprile 2022, ha utilizzato la tecnologia MRgFUS, che sfrutta ultrasuoni focalizzati per il trattamento non invasivo di lesioni cerebrali. La procedura, che rappresenta un significativo passo avanti nella neurochirurgia moderna, permette di intervenire con precisione micrometrica senza necessità di craniotomia.
Il caso ha attirato l'attenzione della comunità scientifica internazionale, evidenziando l'eccellenza della sanità italiana nel campo delle malattie rare. Il dottor Giuseppe Ricciardi, direttore dell'unità di neurochirurgia, sottolinea: "Questo successo apre nuove prospettive nel trattamento di varie forme di epilessia finora considerate intrattabili".
Per il giovane Orlandi, la guarigione ha significato una completa rinascita sociale e professionale. Dopo anni di isolamento forzato e difficoltà nelle più comuni attività quotidiane, oggi ha conseguito la patente e lavora come idraulico qualificato. La sua storia rappresenta un faro di speranza per i pazienti affetti da patologie neurologiche rare.