Dieci domandea Caterina
1) Perché ha pensato che al pubblico del Teatro Sociale, sabato sera, interessasse ascoltare in diretta la sua opinione - espressa a caldo dalla prima fila - sulla visione espressa da Carlo Petrini?
2) Perché ieri mattina si è fatta fare una foto ricordo sul palco di Sala Depero con il professor Luigi Spaventa, pur non essendo previsto il suo intervento come testimone sul problema dei regolatori dei mercati finanziari?
3) Come è riuscita ad arrivare, entusiasta e scarmigliata in mezzo a una turba di ragazzine, in prima fila dietro le transenne, anche al primo concerto post X Factor dei Bastard in piazza Duomo?
4) Lei è una filosofa teoretica laureata alla Cattolica, moglie di poeta poliglotta: nel testo dei Bastard, ex alunni dell'Iti - una delle scuole da lei dirette tra un incarico politico e l'altro - "L'amor carnale", che cosa la intriga esattamente?
5) Lei si veste quasi sempre con colori shocking: quale messaggio vuole mandare con queste tinte forti e perché non lascia riposare ogni tanto l'occhio (oltre all'orecchio) di chi la incontra?
6) Lei combatte per il riconoscimento della ladinità dei nonesi: promette che, quando Dellai vi conferirà finalmente lo status di ladini, nei pubblici convegni lei interverrà solo in noneso-ladino e solo se il suo interlocutore sul palco potrà risponderle per le rime nella stessa lingua?
7) Promette di non girare più uno spot elettorale come quello di qualche elezione fa, quando si fece filmare in preda a un incubo e fece venire gli incubi a molti suoi studenti ed ex studenti?
8) Che cosa le ha impedito finora di imparare l'understatement anglosassone dal suo marito britannico: perché anche lui è sopra le righe o perché lei è geneticamente incapace di starci dentro, nelle righe?
9) Che cos'è rimasto politicamente, nella Dominici autonomista e ubiquitaria di oggi, della giovane Caterina la Rossa, sindaco comunista di Romallo: solo le unghie e i vestiti rossi?
10) Quale razza di stregoneria lei, che viene da una terra che bruciò streghe (oltre che martiri cappadoci) ha esercitato sugli elettori trentini per riuscire a prendere, alle ultime elezioni provinciali, quel mare di voti di preferenza, addirittura 3.392 (sì, tremila-trecento-novanta-due)?