Inceneritore, in piazza contro il tempo.Perché la protesta è in ritardo di dieci anni
Da un lato la Provincia e il Comune di Trento. Dall’altro un’opposizione che nel corso degli anni ha fatto salire e scendere sul carro diversi protagonisti. Il dibattito sulla realizzazione dell’inceneritore a Trento ha riempito gli archivi dei giornali ma non ha mai avvicinato le due parti. Oggi il Comune di Trento ha diffuso un documento con il quale si spiegano i motivi per i quali «Trento deve dotarsi di un termovalorizzatore». Domani, invece, è prevista la manifestazione in città del Coordinamento Trentino pulito: secondo quanto previsto, i trattori di alcuni contadini della Rotaliana scenderanno fino in piazza Dante per rombare il loro «no» all’inceneritore.
Insomma, almeno dieci anni di dibattiti, confronti più o meno concreti, accuse e polemiche non hanno portato ad una condivisione generale sul «fare» l’impianto di smaltimento dei rifiuti. Fino a questo punto in tanti hanno partecipato al festival degli errori, dalla Provincia che voleva un mega-impianto (poi ridotto) agli ambientalisti che gridano «Non nel mio cortile». Ma nel 2010 le proteste in piazza contro l’inceneritore sono un po’ superate. Perché in qualche «cortile» l’inceneritore andrà costruito. Anche se è il «nostro» cortile.