Abbasso i mutandoni contenitivi!

di Patrizia Todesco

In apparenza l’argomento con la salute c’entra poco ma in realtà non è così.  Ve la ricordate Bridget Jones che tentenna di fronte alla scelta tra un perizoma leopardato e il supermutandone contenitivo e alla fine, per la sua serata romantica, sceglie proprio il secondo? La stessa scelta che in queste settimane stanno facendo centinaia di donne di tutto il mondo, trentine comprese, dopo che le grosse aziende di intimo hanno deciso di puntare tutto sulla nuova biancheria che snellisce e nasconde i difetti.
Posto che ormai i modelli proposti sono tutti da taglia 42 (se non 40 o 38), ma che la media delle donne ha una 44, ecco spuntare nelle vetrine incredibili espedienti per non sfigurare. Calze spaziali che sfidano la forza di gravità, reggiseni con rinforzi di ogni tipo con annessa mutanda blindata da indossare rigorosamente per una serata tra amiche perché qualsiasi uomo si scoraggerebbe alla vista di mutandoni maxi. Naturalmente è solo un trucchetto momentaneo perché appena svestite di tutta l’armatura l’eventuale ciccia in eccesso tornerà al suo posto senza sconti e anche il malcapitato ammiratore che pensava di aver conquistato una taglia 42 dovrà fare i conti con la realtà.
Ma davvero serve tutto questo per piacere e per piacersi?  A chi giova tutto questo?


P.S. Secondo gli esperti un uso prolungato di indumenti troppo aderenti e costringenti, come guaine e mutandoni miracolosi, potrebbe portare a disturbi, come trombosi o vene varicose.
L’uso smodato di indumenti contenitivi può anche portare a problemi respiratori, bruciori allo stomaco e ulcere.

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