Quel Cup che non risponde mai (o quasi)

di Patrizia Todesco

Ancora una volta ho litigato con il Cup dell'Azienda sanitaria. Un litigio tutto virtuale considerato che nessuno ieri ha risposto alle mie chiamate. Il mio obiettivo era riuscire a fissare una visita (prestazione non prenotabile on line). "Due minuti e risolvo", ho pensato ingenuamente. I due minuti, invece, sono diventati quasi un'ora e senza aver ottenuto niente. In pratica, dopo i primi venti minuti d'attesa, la linea è caduta. A dire il vero poco prima  una voce registrata mi diceva che se volevo potevo premere il tasto nove per essere richiamata entro due giorni. Illusa, ho pensato di tener duro. Invece la comunicazione è stata bruscamente interrotta. Ci ho riprovato, ma questa volta, dopo parecchi minuti di attesa, ho pensato bene di optare per la richiamata. Dentro di me sapevo che la scelta non era ottimale. Una chiamata sul cellulare arriva nei momenti meno opportuni. Ed infatti il cellulare ha suonato mentre mi trovavo in piscina ad accompagnare tre bambini super-eccitati all'idea di tuffarsi in acqua. Risultato: ho buttato via un'ora di tempo (mezza pausa pranzo che avrei volentieri speso in altra maniera), la chiamata del Cup sul mio cellulare è andata persa, non ho fissato la visita e ora non so nemmeno se mi richiameranno. 

comments powered by Disqus