Quel vizietto bipartisan della casa «facile»

di Renzo Moser

È proprio un brutto vizio, quello della casa, per molti politici italiani. L’ex ministro delle Attività produttive, Claudio Scajola, è arrivato a sostenere, e lo fa tuttora, di non sapere chi gli pagò buona parte della sua bella casa romana, con vista Colosseo.
Capita a tutti, no? Trovi una casa, contratti il prezzo, poi val dal notaio per fare il rogito, e un paio d’anni dopo scopri che la casa non costava quanto l’hai effettivamente pagata, ma molto di più, però non sai chi, con grande generosità, ha pagato per te, senza dirti nulla, la differenza...
Ma sulla casa, quella famosissima di Montecarlo, è scivolato anche Gianfranco Fini, e sulla casa fece a suo tempo una vera figuraccia Massimo D’Alema.
Adesso ci è toccato pure Tremonti, che da un lato vara una, peraltro inevitabile, manovra di grandi sacrifici per tutti, dall’altro si accorge solo ora che forse non è opportuno, per il superministro dell’Economia, abitare la casa del chiacchieratissimo deputato Pdl Marco Milanese, accusato di corruzione e per il quale è stato richiesto l’arresto.
Un vizietto bipartisan, uno dei tanti, della politica italiana.

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