Una sanità senza limiti

Sono contenta per il signor Giulio Filippi di 103 che da oggi, grazie ad un intervento di cataratta effettuato al S. Chiara, vedrà un po’ meglio

di Patrizia Todesco

Sono contenta per il signor Giulio Filippi di 103 che da oggi, grazie ad un intervento di cataratta effettuato al S. Chiara, vedrà un po’ meglio. A lui, arzillo e vitale, questa operazione consentirà di trascorrere meglio i suoi ultimi  (gli auguro tanti) anni di vita. Di certo la notizia fa porre a tutti una domanda: in un periodo di risorse limitate è giusto e opportuto effettuare interventi su persone così anziana?

 

La stessa domanda se la pongono ogni giorno i familiari di tanti ammalati gravi che pur con in mano una prognosi di pochi mesi vita vedono i loro cari sottoposti a costose e dolorose cure per prolungare, magari per poco tempo, l’aspettativa di vita. È la medicina moderna dove per tutti è difficile dire: non c’è più niente da fare. Gli stessi familiari - raccontano i medici - sentendo questa frase corrono di ospedale in ospedale, da uno specialista all’altro. Ma per quanto si potrà andare avanti così, senza porre alcun limite alle cure?

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