Le primarie? Una perdita di tempo

di Paolo Ghezzi

 

Il pragmatico assessore Thomas Widmann usa l'idrante per spegnere il fuocherello di passione acceso da alcuni esponenti del partito al potere da sempre, in provincia di Bolzano, intorno all'idea di primarie allargate (non solo agli iscritti Svp, ma a tutti i sudtirolesi, ha proposto perfino l'assessora Martha Stocker) per decidere su chi il febbricitante partito di maggioranza relativa Volkspartei punterà nell'autunno 2013, per cercare di non perdere troppi voti alle prime elezioni provinciali del dopo Durnwalder.

 

Il sindaco di Terlano Runer, i consiglieri provinciali Pichler Rolle, Schuler e Noggler, nonché il presidente dell'Unione dei Comuni Kompatscher e il direttore dell'Unione commercio Steger hanno sottoscritto una risoluzione per l'assemblea provinciale Svp del 24 marzo, chiedendo una preconsultazione larga: "breite Vorwahlen".

 

Il pragmatico Widmann replica secco: ma pensate che le primarie allargate diano qualche chance a un outsider (o Newcomer, o Neueinsteiger, come lo chiama lui)?

 

Ecco una buona, pragmatica motivazione per non sentire il polso del popolo. Nelle stanze del partito si decide più in fretta. E non c'è il rischio che qualche sconosciuto salga sul treno. Ma si deciderà anche meglio?


 

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