Auguri a tutte le mamme
Vorrei fare un augurio speciale a tutte le mamme. A quelle che hanno i loro figli accanto e che ogni giorno vivono lo stare insieme a loro come un magnifico regalo e a quelle che li hannoi lontani
Vorrei fare un augurio speciale a tutte le mamme. A quelle che hanno i loro figli accanto e che ogni giorno vivono lo stare insieme a loro come un magnifico regalo e a quelle che li hannoi lontani. Ma il mio pensiero va anche alle donne che un figlio lo stanno desiderando più di ogni cosa al mondo (e quindi si sentono già un po’ mamme). A quelle che un bambino lo hanno tenuto in grembo solo poche settimane e poi, purtroppo, il cuore di quel fagiolino ha cessato di battere . Alle mamme che il figlio lo hanno visto nascere, ma che ora non lo hanno più. Penso alla mamma di Sofia, una bambina nata prematura e vissuta poche settimane.
Alla mamma di Anna, la quattordicenne morta poche settimane fa insieme al papà in Valsugana. Penso alla mamma di Igor, il trentacinquenne morto l’altro giorno in Primiero e a sua moglie, mamma di due bambini in tenera età. E poi penso a chi la mamma non ce l’ha più. Che si abbiano cinque anni o cinquanta, quando la mamma viene a mancare lascia un vuoto che non si colma.
Di poesie e canzoni sulle mamme ce ne sono tantissime ma nella mia mente ne riaffiora sempre una che la mia insegnante delle elementari, la maestra Rina Vecchi, mi aveva fatto scrivere su un quadernetto quando frequentavo la prima classe. Non mi serve tirar fuori il quaderno per ricordarla, diceva così:
«O, mamma, vò dirti una cosa che, forse, ti piacerà tanto. Stanotte, passandomi accanto,
mi disse il Bambino Gesù: “Felice è quel bimbo che vive protetto da un Angelo Pio.”
Mamma, quel bimbo son io. Quell’angelo, mamma, sei tu!».