La truffa delle pietre
La signora vestita di azzurro sta camminando tranquilla sul marciapiedi. Capelli bianchi tagliati a caschetto, scarpe basse, passo sicuro: potrebbe essere già oltre la settantina, ma gli anni sono ben portati
La signora vestita di azzurro sta camminando tranquilla sul marciapiedi. Capelli bianchi tagliati a caschetto, scarpe basse, passo sicuro: potrebbe essere già oltre la settantina, ma gli anni sono ben portati.
-Mi scusi se la disturbo, signora…Può dedicarmi un momento, prego?-
Il tono del signore ben vestito che la ferma per strada è così educato, che la signora non può fare a meno di rallentare. Aggiustandosi gli occhiali, si accorge che si tratta di uno straniero: un indiano, forse un pachistano. Tra pollice ed indice stringe un anello, una pietra di luna montata in argento, pare davvero di ottima fattura.
- Permette? Una signora distinta e raffinata come lei deve proprio esaminare questo anello, fa parte di uno stock…-
La signora non gli consente di proseguire il discorso.- Lasci stare, grazie!- taglia corto, accelerando nuovamente il passo.
-Mi scusi ancora- insiste l’altro, sempre a voce bassa, ben modulata. Sono imperdonabile! Ma sa com’è: quando ci si trova in difficoltà, e si intravede una luce…
-Una luce?- La signora rimane interdetta.
-Lei!- conferma lo sconosciuto.- E’ come se qualcuno, forse la provvidenza, l’avesse messa sulla mia strada! Appena l’ho vista, così elegante, vestita di azzurro…ho capito che una soluzione è sempre possibile, anche nei momenti peggiori! Vede, io sono un commerciante di gioielli, faccio import-export dal Pakistan, dove ho un negozio insieme ai miei fratelli…Purtroppo, ora devo rientrare improvvisamente in patria, per un lutto in famiglia, e mi trovo momentaneamente sprovvisto di denaro…così, ho pensato di vendere tutto il mio campionario, in stock, capisce?-
Certo che lei capisce. Un caso umano, un uomo sfortunato, non c’è che dire.
- Dove ha imparato così bene l’italiano?- Si informa premurosa.
-Ah, grazie, signora! Lei mi fa un complimento che gradisco molto. In verità, ho studiato in Italia, ero iscritto a geologia…Sa, la passione per le pietre mi ha sempre seguito…specie le pietre preziose…-
Lo straniero non fa a tempo a finire la frase, che un uomo si ferma al loro fianco. Un tipo distinto, magro, con degli occhiali scuri: -Scusate l’intrusione, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare. Ho anche visto che lei stava mostrando alla signora quel magnifico anello, di fattura squisita…posso esaminarlo un momento?-
Il nuovo arrivato estrae dalla tasca della giacca di lino una lente da gioielliere e lo esamina attentamente. – Ne ha altri, di gioielli così?- chiede, infine.
Due collane e una spilla compaiono, come per incanto, sul palmo della mano del commerciante di pietre. La signora osserva, un po’ frastornata, quelli che ormai le sembrano due intenditori.
-Sono gioielliere anch’io, dichiara infatti l’ultimo intervenuto, quello con la lente.-Le offro cinquemila euro per tutto!- conclude.
-Ma, caro signore, il valore reale di questo campionario è giusto il doppio!-protesta il signore pachistano.Guardi, stavo proprio offrendo alla signora l’anello e la spilla per duemila…
-Non compro nulla, io!- Si affretta a dichiarare la signora, anche se, devo dire, sono molto belli…-
-Ma io preferisco vendere a lei, piuttosto sottocosto!-insiste il pachistano. Guardi, facciamo così: le do la precedenza sul gioielliere. Scelga pure quello che le piace, il resto lo venderò al mio collega!
Il “collega” finge di protestare, poi, quando la signora si decide a prendere la spilla e una collana, si acquieta.
-500 euro! Lei ha fatto un affare, signora! Oltretutto, l’azzurro delle acquamarine le dona moltissimo!- dice, salutandola con un sorriso.- Io mi dovrò accontentare di un mezzo affare, purtroppo!
L’”affare” l’hanno invece fatto i due complici: fingendo di non conoscersi hanno indotto la signora vestita di azzurro a versare un terzo della pensione appena ritirata per un po’ di bigiotteria di vetro: azzurro, s’intende.
Dietro un facile guadagno, ecco la truffa.