Trento, il caldo torrido e le zanzare tigri
Caro direttore, da un po' di tempo Martignano, dove abito, è diventato il regno incontrastato delle zanzare tigre. Sarà il caldo torrido di queste settimane, sarà che sulla collina tutti hanno un pezzetto di orto o di giardino che viene regolarmente innaffiato creando con l'afa l'effetto tropici, fatto sta che ormai è impossibile uscire di casa senza essere assaltati da torme di insetti rapaci, che succhiano il sangue e lasciano vistosi bubboni sulla pelle e sull'intero corpo.
Mi domando: ma il Comune di Trento e l'Azienda sanitaria non dovevano provvedere alla disinfestazione? Non dovevano essere apposti per tutta la stazione estiva larvicidi, onde contrastare questa epidemia?
Ho telefonato per chiedere informazioni al Museo di Scienze naturali, e mi è stato risposto che ogni cittadino deve provvedere al proprio trattamento domestico, acquistando l'occorrente in farmacia. Intanto, sia io che mio marito abbiamo il corpo piagato dalle punture d'insetto. Si può fare qualcosa?
Nicoletta Caliari - Martignano
Fino a qualche anno fa la presenza delle micidiali zanzare tigre che tormentano le estati di chi vuole godersi in santa pace il proprio giardino, era prerogativa soltanto dell'Alto Garda e della città di Rovereto. Da Riva ed Arco, la zanzara tigre venuta dalla pianura, pian piano si è spostata e si è estesa nel resto del Trentino, soprattutto nelle zone di fondovalle. Ora è diventata una piaga diffusa anche della città capoluogo, specie nell'area della collina.
L'attività di disinfestazione dell'amministrazione comunale in molti casi viene vanificata dalla mancata manutenzione ordinaria degli spazi verdi privati. Se vi è nelle vicinanze un orto abbandonato o un giardino incolto, questo può diventare rapidamente un vivaio di zanzare che poi prende d'assalto tutto il vicinato. È importante quindi che l'amministrazione proceda con determinazione nel monitoraggio del fenomeno e nel contrasto attraverso le necessarie ovitrappole, e anche intensificando attività sistematiche di disinfestazione dei tombini, dei canali, delle strade, dei luoghi pubblici. Nello stesso tempo è necessaria l'azione congiunta di tutti i privati, che sono chiamati a periodiche operazioni di trattamento del loro spazio verde. Solo così si potrà pensare, se non di estirpare per sempre la zanzara tigre, sicuramente di combatterla adeguatamente.
Ciò non toglie che, a causa del caldo torrido di queste settimane, il fenomeno sia scoppiato in maniera preoccupante, e richieda un intervento straordinario da parte del Comune. Soprattutto nei sobborghi collinari, ormai è sconsigliabile trascorrere i pomeriggi e le serata nel verde del giardino. Si rischia di uscirne traforati dai proiettili dei pungiglioni.
p.giovanetti@ladige.it