Uno sconto di pena

di Andrea Tomasi

Una scuola superiore che dura quattro anni anziché cinque. È questa una delle idee/proposte del ministro all'istruzione Maria Chiara Carrozza che nei giorni scorsi, dalle pagine di Repubblica, ha annunciato: "Operazione ascolto. Lancio del referendum su internet. Ora diteci che scuola volete". Della serie: il Governo Letta, pronto alla scadenza, chiede a genitori, insegnanti e studenti cosa può fare. Si punta all'ennesima sovrascrittura delle precedenti riforme. Ma come e in che tempi? Il ministro parla di correzioni, dando speranza agli umanisti ("Più spazio alla storia") e a chi vorrebbe introdurre più lezioni di educazione fisica (Carrozza aveva detto che gli studenti italiani sono fra i più pigri d'Europa).
 
La novità (l'ipotesi) di maggiore impatto (emotivo) è quella della riduzione degli anni di studio nei licei e negli istituti superiori. Sul web c'è già chi si scatena. "Un anno in meno come uno sconto di pena". "Fuori tutti". "Diplomarsi un anno prima significa entrare un anno prima nel mondo dei disoccupati". E via così. I sindacati sono in pre-allarme: una riduzione di nove mesi di scuola può tradursi in un taglio ai posti di lavoro
 
 

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