Acque dal rubinetto e non dalla plastica

Credo che molti dei miei lettori abbiano letto qua e là il libro-base "BAMBINI SANI & FELICI (ripeto: è online sul sito www. neonatologiatrentina.it). Qua e là trovate nel libro raccomandazioni a usare l'acqua del rubinetto sia per i latti in polvere (p. 36 e 49) sia a tavola per risparmiare (pag. 69): le acque in bottiglia costano da 100 a 1000 volte di più!

Dino Pedrotti

Credo che molti dei miei lettori abbiano letto qua e là il libro-base "BAMBINI SANI & FELICI (ripeto: è online sul sito www. neonatologiatrentina.it). Qua e là trovate nel libro raccomandazioni a usare l'acqua del rubinetto sia per i latti in polvere (p. 36 e 49) sia a tavola per risparmiare (pag. 69): le acque in bottiglia costano da 100 a 1000 volte di più!

Pochi anni fa abbiamo letto sui giornali del mondo un allarme: "non beviamo abbastanza acqua". Non tutti si sono accorti che l'allarme era firmato dalla Danone (Evian) e dalla Nestlé (San Pellegrino). Continua una forte pubblicità per usare certe tradizionali acque per preparare i latti in polvere; e purtroppo leggo ancora precise prescrizioni di qualche pediatra…

Nel 2013 abbiamo letto che certe sedicenti "acque della salute" erano addirittura accompagnate da messaggi di raccomandazioni da parte dei medici ("ecco perché i medici di famiglia hanno scelto le acque della salute U. e R., per un corretto stile di vita, per la salute della famiglia…"). La ditta che produce U. e R. è arrivata a proporre ai medici della Federazione di Medicina generale FIMMG degli "accordi": la ditta offriva concorsi a premi per medici, borse di studio, spazi per convegni… E più di 1000 medici hanno aderito! Due mesi fa, il 9.12.2013, l'Autorità garante della concorrenza ha condannato la ditta che produce U. e R. ("acque della salute") e la FIMMG a multe di 100.000 e 30.000 euro…

Se non "studiamo" (ecco perché raccomando il libro!), c'è gente interessata che studia come fare a imbrogliarci. Ne ho avuta prova diretta quando nel 2004 avevo denunciato i prezzi astronomici dei latti in polvere in Italia: 4 volte di più (!) rispetto a tutti gli stati d'Europa. E le ditte premiavano i pediatri con incontri "sulle nevi e sulle navi". Ogni anno duemila pediatri sciavano a Madonna di Campiglio a spese delle mamme italiane… Sono state comminate multe miliardarie alle ditte; e oggi i prezzi dei latti sono fissati a livello europeo. Per le famiglie italiane (e anche per me) una bella vittoria. Ma purtroppo ci sono ancora pediatri che "prescrivono" latti a costi raddoppiati. E leggo in questi giorni che la Società Italiana di Pediatria "consiglia" ufficialmente i latti 3 (di crescita) dopo i 12 mesi, quando un bambino comincia a mangiare polenta e canederli: a pag. 45 del libro le mamme devono studiare come farlo mangiare "da grande".

Alcuni anni fa la Federazione dei pediatri aveva concesso il suo marchio addirittura a una ditta produttrice di uova… E tuttora vi sono accordi tra istituti di ricerca medica e pediatri per progetti di studio sull'obesità finanziati dalla Fondazione Coca Cola e da ditte produttrici di pasta… Ovviamente ditte interessate a fare affari.

Cari genitori, un figlio costa molto, tanto più in questi momenti di crisi. Merita studiare le pagine su come "prevenire e risparmiare" (pag. 68). Attendo vostre segnalazioni e proposte: dinopedrotti@libero.it.

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