Sui giornali di domenica abbiamo letto che un bambino di tre mesi è morto improvvisamente a Sopramonte perché “soffocato da un rigurgito”… I casi di “morte improvvisa nella culla” sono in media due-tre all’anno in Trentino. Da almeno vent’anni i pediatri continuano a istruire i genitori su come fare per prevenirli: è ben documentato nel mondo che sono molto più frequenti se il bambino dorme a pancia in giù troppo coperto e se si fuma in casa (vedi il libro Bambini sani e felici a pag. 97).

Il fatto è provocato da un blocco dei centri nervosi respiratori (le cause sono comunque da accertare con autopsia), per cui l’arresto del respiro è prevenibile solo applicando le tre raccomandazioni. Se si scrive che il fatto dipende dal “soffocamento”, i genitori si sentono colpevolizzati per non averlo osservato bene e assistito al momento.

Negli anni Novanta avevo scritto molte volte ai giornali che questi casi non dipendono da “soffocamento da rigurgito o da cuscino” (come veniva sempre messo allora nei titoli e nella cronaca). Il problema rigurgito è frequente nei lattanti (pag. 39), ma non esiste come rischio di soffocamento e di morte: è vero che si può vedere latte rigurgitato e che all’autopsia si può trovare latte anche nei polmoni, ma questo dipende dal fatto che il bambino inerte viene scosso nei tentativi di rianimarlo.

Se i genitori non studiano, c’è gente che studia come fare per imbrogliarli… Ci sono infatti in vendita “cuscini antisoffoco” assolutamente inutili. Il cuscino non è necessario e non previene la morte improvvisa! Ricevo spesso richieste per avere conferma se è o non è utile l’acqua in bottiglia per diluire il latte in polvere: basta l’acqua del rubinetto (pag. 49 del libro). Mi scrive oggi una mamma se nel primo anno sono importanti i grassi omega-3 prescritti dall’ospedale a un neonato sano. No, non sono raccomandati! A pag. 69 leggete come e perché si deve risparmiare, facendo una corretta prevenzione.