21 settembre: festa del neonato
Anche quest’anno gli Amici della Neonatologia Trentina (ANT) organizzano una Festa del Neonato trentino, dopo il successo dello scorso anno. Genitori, bambini di ogni età, amici e personale della Neonatologia si troveranno domenica 21 al Parco Santa Chiara di Trento, dalle 10 alle 17
Anche quest’anno gli Amici della Neonatologia Trentina (ANT) organizzano una Festa del Neonato trentino, dopo il successo dello scorso anno. Genitori, bambini di ogni età, amici e personale della Neonatologia si troveranno domenica 21 al Parco Santa Chiara di Trento, dalle 10 alle 17. La Festa sarà animata con giochi di ogni tipo per i bambini, in un’atmosfera di gioia. I genitori potranno discutere tra loro sulle avventure personali che hanno vissuto col loro figlio e potranno informarsi su quanto fa l’Associazione per migliorare l’assistenza neonatale, con le donazioni di tanti “amici”.
Sulle attività dell’ANT in Trentino e in sei stati del sud-est asiatico sarà allestita una mostra fotografica e saranno disponibili le pubblicazioni, in particolare la rivista “Neonatologia trentina” (di cui è appena uscito l’ultimo numero ricco di notizie) e il libro “Bambini sani & felici”.
Tutti siamo invitati a pranzare sotto i tendoni predisposti dagli alpini dei Nuvola (prenotiamoci subito a: info@neonatologiatrentina.it); il costo sarà di 15 euro per grandi e 10 euro per bambini.
Durante la Festa, ci sarà uno spazio speciale per le mamme che allattano o che si riposano. Si ricorda che l’ANT sta promuovendo la costituzione di punti di allattamento in negozi e farmacie disponibili e anche in uffici e biblioteche (finora più di 80 punti, indicati da un adesivo “Mamma, qui puoi allattare”).
È una Festa tutta “speciale”, perché non è consumistica come tante altre e non promuove certo bevande, cibi o cose da mercatini (c’è in contemporanea una grande festa della birra…): ha come protagonista il Neonato, un “personaggio” che troppo spesso è visto come oggetto di proprietà o di piacere anziché soggetto di diritti: diritti alla vita e alla salute (ben garantiti in Trentino da 40 anni), diritti a coccole e latte materno (promosso ormai a 360 gradi), diritti a essere educato in una famiglia e in una società che lo aiutino a crescere e diventare un cittadino responsabile.
Questo “terzo diritto” è il più difficile da realizzare in una società disordinata, edonistica, consumistica. Eppure dobbiamo insistere, cercando di capire come orientare il nostro cervello a fare scelte responsabili “a misura di bambino”. Cercherò di farlo su l’Adige, finché potrò (o sono “prediche inutili”??).