Il derby è cominciato
«La concorrenza fa sempre bene, è l'anima del commercio». Così, ieri, ha risposto il patron Diego Mosna alla domanda sulla singolarità di uno sponsor «energetico» al pari di quello che affianca l'Aquila Basket nel suo primo anno di serie A di pallacanestro. Come non essere d'accordo?
Sia presa come provocazione, ma se coach Buscaglia e i suoi ragazzi non avessero conquistato la promozione, forse a Trento non sarebbero rientrati Stoytchev, Kaziyski e Zygadlo. Dopo una stagione anonima, almeno per gli standard cui ci aveva abituato l'Itas Diatec Trentino negli anni precedenti, Mosna ha impresso una controsvolta probabilmente consapevole, alla luce delle tribune gremite per l'Aquila nei playoff promozione, che la squadra di basket sarebbe diventata una concorrente agguerrita sul fronte della partecipazione popolare e del ritorno d'immagine. Non solo: l'approdo nell'Olimpo dell'Aquila ha dimezzato le risorse, da 700 a 350 mila euro, messe a disposizione della Diatec da Trentino Marketing Spa.
Il presidente, con il fondamentale apporto del general manager Bruno Da Re (vero artefice dell'operazione Energy T.I. Group), non si è limitato a battere i pugni e lamentarsi per l'atteggiamento della giunta provinciale, a suo avviso colpevole di aver turbato il mercato favorendo l'affiancamento di Dolomiti Energia all'Aquila, ma ha trovato un main sponsor per tre anni, che garantirà risorse di poco inferiori a quelle fornite in passato da Itas Assicurazioni, ed è riuscito a coinvolgere il Gruppo Poli che sponsorizzerà il libero.
Con queste certezze in più, la società vuole e può tornare protagonista assoluta. In questo senso Rado Stoytchev, uomo che non vuole perdere nemmeno le sfide a calcetto nelle pause dell'allenamento, è stato chiarissimo. E un primo segnale la squadra, affidata a Lele Birarelli rimasto capitano, lo ha già dato sabato scorso battendo, seppur in amichevole, la Lube.
Il derby energetico è appena cominciato.