La partenza lanciata del Levico basterà per salvarsi in serie D?
Levico partito forte, ma basterà?
Il campionato di serie D di calcio non è ancora giunto al giro di boa (sono state giocate 14 delle 38 giornate in programma) ed è quindi assolutamente prematuro stilare qualsiasi tipo di bilancio. Epperò erano quattro anni che una squadra trentina, anzi di più: regionale, nella fattispecie il Levico Terme, non si trovava così ben messa in classifica. I 18 punti finora conquistati dai gialloblù di mister Marco Melone, frutto di quattro vittorie, sei pareggi e quattro sconfitte, rappresentano la miglior performance registrata nelle prime 14 giornate da quattro anni a questa parte. Bisogna infatti risalire alla stagione 2011/12 quando il Mezzocorona, all’epoca allenato da Stefano De Agostini (foto a sinistra), e il San Giorgio di mister Patrizio Morini, avevano ottenuto 19 punti, appena uno in più del Levico quest’anno.
Peraltro i termali hanno rallentato il loro ritmo rispetto a inizio campionato. È da sei partite, infatti, che non riescono a ottenere la vittoria. Dopo due sconfitte, contro la Virtus Vecomp e «in casa» nel derby contro il Dro, il Levico ha inanellato quattro pareggi che sono serviti a smuovere la classifica ma che, in prospettiva, non possono garantire la salvezza. Di certo sarà durissima tornare al successo domenica prossima, visto che il Levico dovrà rendere visita al Campodarsego, capolista imbattuta del girone C assieme al Venezia con cui condivide anche lo stesso ruolino di marcia: dieci vittorie e quattro pareggi. Saranno in questo senso più propizie le ultime quattro partite del girone d’andata, in casa contro Liventina e Montebelluna e in trasferta contro Calvi Noale e Tamai, in cui sarà necessario mettere altro fieno in cascina prima della pausa in occasione delle vacanze di Natale e in vista della ripresa il 6 gennaio, quando si disputerà la prima giornata di ritorno.
Diverso il discorso per il Dro. È pur vero da una parte che i 14 punti sono gli stessi di due anni fa e tre in più di quelli dell’anno scorso e dall’altra che con Cristian Soave in campo la squadra ha accelerato (1,5 punti a partita contro gli 0,33 della precedente gestione di Max Caliari, foto a destra), ma la formazione altogardesana rimane invischiata nella zona playout. Unica consolazione constatare che due squadre, Sacilese e Monfalcone, sembrano destinate agli ultimi due posti che significano retrocessione diretta.