Berlino, la Spd cerca l'alternativa (impossibile) a Merkel
Tre giorni di congresso per la Spd alla ricerca del consenso perduto in Germania. Il presidente Sigmar Gabriel, che due anni fa venne eletto con l’83,6% dei voti, cerca venerdì la riconferma, che appare scontata. Ancora incerto invece il nome del candidato che sfiderà molto probabilmente ancora Angela Merkel alla cancelleria nel 2017. La decisione verrà presa l’anno prossimo, anche perché per il momento con Angela Merkel l’Spd ci governa e aprire un conflitto politico in una fase complessa come quella attuale, fra emergenza profughi e minaccia terrorismo, sarebbe controproducente, per il Paese e per la Spd stessa.
Gabriel prende la rincorsa anche per quell’obiettivo, non scontato visto che i sondaggi segnalano il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier come candidato Spd preferito dai tedeschi. Tra i 600 delegati che seguiranno il congresso alla Fiera di Berlino ci sarà, per la prima volta dopo 8 anni, anche l’ultimo ex cancelliere socialdemocratico ancora in vita, Gerhard Schroeder. E per la prima volta non ci sarà Helmut Schmidt, recentemente scomparso, cui sarà riservato un commovente ricordo.
Posizione davvero scomoda, quella della Spd. Angela Merkel appare imbattibile e il partito della socialdemocrazia tedesca rischia l’ennesimo bagno di sangue contro la persona dell’anno, finita in copertina su Time.
È in ascesa anche in Germania, intanto, il partito di destra xenofobo Alternative fuer Deutschland, che questa settimana conquista due punti di consenso, toccando l’8%. Lo rileva il sondaggio dell’istituto Forsa, (con dati raccolti fra il 30 novembre e il 4 dicembre, e dunque prima delle elezioni francesi che hanno visto vincere il Fn di Marine Le Pen) secondo il quale nelle regioni dell’est del Paese, il partito, che ha mostrato chiare simpatie per gli anti-islam di Pegida, raggiungerebbe fino al 16%.
Secondo il Forsa, l’Unione di Angela Merkel perde un punto rispetto alla settimana scorsa, raccogliendo il 38%, mentre la Spd è fermo al 24%, i Verdi al 10% e la Linke al 9%. Perde un punto e resta sotto la soglia di sbarramento il partito liberale, al 4%. Le preferenze personali per i leader di partito vedono in calo (di un punto) sia la cancelliera, che ha il 48% dei consensi, sia il socialdemocratico Sigmar Gabriel, al 15%.