Tins: un ritorno in grande stile con il cd A second chance
“A second chance” il secondo album dei Tins è un lavoro destinato a lasciare il segno nella storia del rock trentino ma nello stesso tempo ha, per noi, tutte le carte in regola per trovare attenzione ben al di fuori dei confini locali. Le motivazioni sono diverse: la prima riguarda le qualità dei tre musicisti della creatura sonora Tins che hanno scritto pagine importanti per la scena musicale di Trento come Franco Depedri , alla voce, Stefano Laudadio, alla chitarra e Roberto Segato alle tastiere. Accanto a loro c’è tutta la perizia tecnica di Marco Dal Lago, uno dei fonici più apprezzati a livello nazionale, che ha prodotto, mixato e registrato questo cd. Il terzo aspetto riguarda i diversi ospiti di rilievo della scena musicale trentina che impreziosiscono con la loro presenza diverse tracce del disco.
Dopo dieci anni d’attesa, era il 2008 quando uscì, “Tourists in Sunderland”, i Tins tornano dunque in grade stile con una tracklist di dieci brani che sono stati presentati ieri in anteprima agli addetti ai lavori negli studi di Wasabi Filmakers. “A second chance”, disponibile dal 25 maggio in distribuzione su tutte le piattaforme digitali, ha un taglio decisamente british rispecchiando le diverse influenze dei componenti della band. C’è tanto dello spirito creativo della new wave, quella di gruppi come Simple Minds, Talk Talk, Ultravox e i primi U2 per capirci, senza dimenticare la lezione di David Bowie ma c’è anche la voglia di guardare altrove con diversi riferimenti all’elettronica degli anni ’80 ma anche del terzo millennio (i più curiosi possono scroprie anche un link con i nordici Röyksopp) . Anticipato dal singolo “Wonderland”, finito anche nella colonna sonora del lungometraggio britannico “Milk and honey” il cd si apre con “Whisper” canzone che guarda alle visioni morbide e fluttuanti di “Count the sighs” e alla title track “A second chance” un brano dal groove british irresistibile che ha notevoli potenzialità anche di airplay radiofoniche. La visionaria “The song remains” si lega a “Peter”, una canzone che viene proposta nel cd in due versioni diverse e apre le porte a “As weet new refrain” . Il graffio finale, prima della morbida “For you”, è quello del pezzo più ruvido e aggressivo del cd con la cavalcata elettro rock di “Dirty sex”.
Tutto è curato nei minimi dettagli con una resa sonora di alto livello resa possibile anche dal mastered effettuato ai Fonoprint di Bologna da Maurizio Biancani. Lungo l’elenco degli ospiti da Nadia Salomoni (cori) , Cristiano Dalla Pellegrina (batteria) e Stefano Pisetta (batteria e percussioni) a Fabrizio Casali (basso), Marco Gardini (chitarre), Fabio De Pretis (programmazioni elettroniche) al quartetto d’archi dell’Ensemble ArStudium formato da Stefano Bellini, Piercarlo Torri, Emanuela Bungaro e Dora Cainelli . Come evidenziato, per ora, “A second change” esce in formato digitale ma non è escluso che in futuro possa avere una forma fisica e magari anche vinilitica.