Conte, da uomo qualunque a eroe
Conte, da uomo qualunque a eroe
Si riparte dunque da Conte, che in poche settimane è passato da uomo qualunque a messia. Ma questa è l’Italia: scende in piazza per dirti «tieni duro», «non mollare» e dopo qualche mese ti molla. Per scegliere un altro eroe. Clamorosi, senza andar troppo indietro, i casi del salvatore della patria Mario Monti e dell’ultima spiaggia Matteo Renzi. Ma in un certo senso sono stati trattati così anche Enrico Letta, Romano Prodi e Silvio Berlusconi. A proposito: Salvini saprà quanto mutevoli possano essere le nostre emozioni? Come diceva la canzone: lo scopriremo solo vivendo.
Comunque il capo dello Stato aveva poche alternative. Doveva cercare di salvare la legislatura e anche la faccia dell’Italia. Il voto - come lui sa bene - resta ugualmente dietro l’angolo. Il matrimonio fra diversi potrebbe infatti sorprendere, ma anche naufragare molto in fretta. Il Paese - per i paradossi dei precari equilibri usciti dal voto del 4 marzo del 2018 - avrà il primo governo di sinistra-sinistra. Se è vero che il Movimento 5stelle si definisce postideologico, è anche vero che si colloca in una posizione abbastanza chiara. Ed è così anche per un Pd che vede l’anima cattolica (con Renzi sempre più lontano) e quella liberale (con Calenda che ha già sbattuto la porta che aveva aperto da poco) sempre più ai margini.
Queste contraddizioni sono quelle che possono minare fin dal primo giorno il cammino del governo, ma potrebbero anche rappresentarne la forza. In fondo, il nuovo esecutivo non ha nulla da perdere. Si tratta solo di lasciare il tempo dei proclami per provare a immergersi nella realtà. Sarà dunque molto importante vedere chi affiancherà Conte in questa impresa. I nomi dei ministri devono garantire cose apparentemente inconciliabili fra loro: dovranno rendere palese la discontinuità col passato, dovranno essere autorevoli e dovranno tenere insieme i pezzi dei partiti che li indicheranno.
Sembra un’impresa titanica. Ma se è per cercare di salvare l’Italia, val la pena di provarci.