Per risparmiare faccio la lavatrice di notte
Per risparmiare faccio la lavatrice di notte
La parola chiave del prossimo decennio è “sostenibilità”, e necessità di costante innovazione. Le aziende che si muovono in questa direzione hanno prospettive di sviluppo, gli altri hanno prospettive di problemi. L’innovazione nasce dalla coscienza che anche il prodotto che ci si sembra perfetto è migliorabile. Ad esempio, i turchi sono stati geniali nel 1300 a inventare i cessi alla turca, ma se nel 1400 non ci fossero stati gli italiani che ci hanno fatto il buco...
Il prossimo ottobre l’Egitto ospiterà il World Future Energy Summit, un meeting mondiale a cui sono invitati i maggiori Paesi evoluti (ma grazie a un amico di Conte che fa il capo villaggio a Sharm hanno incluso anche l’Italia). C’è da sperare che in questo meeting ci sia maggior sensibilità ecologica rispetto a quello di Abu Dhabi di qualche anno fa. Ricordo che si sono riuniti in duecento da tutto il mondo per contrastare l’inquinamento globale; e ognuno è andato lì col proprio jet privato. In pratica si sono riuniti per risolvere un problema che non ci sarebbe stato se loro non si fossero riuniti.
A dire il vero il Principe Carlo si dimostrò in quel caso più sostenibile degli altri, decidendo di partecipare in videoconferenza. Purtroppo quello che ha risparmiato di benzina è stato speso per proiettare le orecchie su due schermi laterali.
Io credo che ognuno di noi può migliorare la salute del pianeta con piccoli accorgimenti. Ad esempio, le tapparelle elettriche sono un inutile spreco di corrente. Io in casa ho installato quelle a pannelli solari: col sole si mettono in funzione (quindi si abbassano) e senza il sole tornano al loro punto di partenza (quindi si alzano). In pratica sono tre anni che vivo al buio. Anche un corretto uso degli elettrodomestici è importante.
Dato che di notte l’elettricità costa meno, a casa mia facciamo la lavatrice all’una di notte, passiamo l’aspirapolvere alle due, e accendiamo la lavastoviglie alle tre di mattina. E funziona! Lo scorso mese abbiamo risparmiato quasi tre centesimi sulla bolletta. Purtroppo ne abbiamo spesi duemila di sonniferi. C’è da migliorare.