Ecco perché lo stress fa ingrassare
Ecco perché lo stress fa ingrassare
Un lettore mi scrive che gli sembra ovvio che in quarantena la gente sia ingrassata perché si è mossa meno e ha mangiato di più e in maniera disordinata, ottenendo un bilancio calorico, tra entrate e uscite, decisamente a favore all'aumento di peso.
Quello che gli risulta più difficile da capire è come lo stress e l'ansia possano far ingrassare. Vedo di spiegarvi come lo stress possa far ingrassare.
Nel sistema nervoso, in profondità sotto la corteccia, ci sono circa 5.000 centri responsabili del controllo dei parametri corporei: il centro del sonno, della fame, della sazietà, dell'umore, il centro che regola la pressione arteriosa, le riserve energetiche, il pH del sangue, la temperatura del corpo, e così via. Ogni "centralina" ha il compito di tenere un parametro costantemente in equilibrio, entro limiti molto ristretti. Così è per la regolazione del peso, e dunque delle riserve energetiche, che è uno dei parametri fisici che l'organismo controlla con più precisione. Nel mondo animale abbiamo un sacco di esempi.
Quando siamo sotto pressione l'equilibrio ormonale ne risente ed aumentano in circolo gli ormoni dello stress, adrenalina e cortisolo, che hanno il compito di aumentare la glicemia, ovvero la quantità di glucosio nel sangue. In passato la finalità di questo aumento stava nel mettere a disposizione dei muscoli una maggior quantità di zuccheri per scappare o per lottare. Per l'uomo delle caverne avere tanta energia per scappare da un orso o da un leone era assolutamente vitale. Questo era uno stimolo temporalmente limitato, finalizzato a contrastare una situazione stressante, che nel giro di poche ore o pochi giorni al massimo si esauriva.
In quarantena i nostri eventi "stressogeni" non sono stati i leoni o gli orsi ma sono diventati la paura del contagio, la riduzione del lavoro e quindi la preoccupazione del mancato guadagno, i telegiornali con le loro notizie drammatiche, la paura della polizia che ti multa se vai a correre o sei senza autocertificazione, la mancanza di relazioni con amici e parenti, un futuro incerto. Siamo vissuti per due mesi in un clima di stress cronico, durato a lungo e spesso ci siamo consolati con i "confort food", ricchi di zuccheri.
Ricapitolando: in quarantena i consumi energetici si sono ridotti per l'impossibilità di muoversi, l'alimentazione più ricca di zuccheri ha fatto salire la glicemia, lo stress ha fatto aumentare il cortisolo, che a sua volta ha stimolato l'aumento della glicemia. L'organismo per difendersi dal preoccupante aumento di glucosio nel sangue ha prodotto più insulina, la quale a sua volta ha informato il fegato di assorbire gli zuccheri in eccesso e di trasformarli in grasso. Il cortisolo poi è un ormone che fa depositare il grasso prodotto dentro l'addome, quello metabolicamente "cattivo", quindi aumenta il grasso viscerale, e cresce la pancetta.
Ma non è finita qui. Secondo la ricercatrice Zofia Zukowska della Georgetown University di Washington, in condizioni di stress viene prodotta anche una maggior quantità di Neuropeptide Y o NPY, un ormone che stimola la fame e fa accumulare una maggior quantità di grasso. Si è stimato che, in condizioni di stress, con lo stesso numero di calorie si può arrivare ad ingrassare fino a quattro volte di più. Chissà mai perché, ma l'organismo avrà le sue buone ragioni.
Metteteci poi che quando siamo ansiosi o stressati si altera anche il nostro ritmo sonno-veglia, le preoccupazioni ci fanno dormire meno e spesso dormiamo male. Gli studi ci dicono che quanto meno si dorme e tanto più si ingrassa. Questo accade anche nei bambini, che di stress ne hanno avuto parecchio anche loro in questo periodo, anche solo per il fatto di non poter uscire e vedere gli amici.
Che fare allora? Avete capito che è importante fare tutto ciò che ci permette di rilassarci. Andando verso l'estate e con la rimozione dei vari blocchi abbiamo maggiormente la possibilità di fare attività fisica all'aria aperta: camminare, pedalare, correre e anche per bambini e ragazzi sarà importante ripristinare un'attività ludica all'aperto. Dobbiamo inventarci di tutto per stancarci. L'attività fisica brucia tutti i neurotrasmettitori di ansia e depressione e favorisce la produzione di endorfine, quelle sostanze che ci danno una sensazione di "piacevole stanchezza". Per i più sedentari e creativi anche suonare uno strumento, dipingere o fare dello yoga può essere ugualmente rilassante.
Se lo stress vi causa anche dell'insonnia, riducete il numero di caffè giornalieri a non più di 2-3 al giorno e alla sera prima di andare a letto fatevi una tisana rilassante a base di biancospino, melissa e camomilla. Nelle ore serali sarebbe opportuno allontanare ragazzi e bambini da dispositivi elettronici quali videogiochi e telefonini per non aumentarne l'eccitazione e favorire il rilassamento. Se proprio avete voglia di qualcosa di buono, che vi risollevi l'umore, vi potete concedere un pezzetto di cioccolato fondente, dal 70% in su, che stimola la produzione di serotonina, considerato il neurotrasmettitore del benessere.