Safer Internet Day, per la sicurezza dei ragazzi
"Un mare di vita" ha preso il largo. Dopo aver presentato in dicembre il suo primo romanzo al Collegio Arcivescovile "C.Endrici" di Trento, dove frequenta il quinto anno del Liceo classico, Giacomo Bertò è partito il 22 gennaio da Monza con il tour che lo porterà in librerie, radio e scuole. Il 29 gennaio ha partecipato anche ad un convegno organizzato dall'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano in qualità di "Miglior studente 2020" e vincitore nel 2021 con "Jackyc'è" (A.Car., 2020), del "Premio speciale Giovani" alla 13a edizione dei Pegasus Literary Awards, l'"Oscar" della letteratura italiana.
Gli incontri che Leo, diciottenne protagonista di "Un mare di vita" (A.Car., 2021), fa con i suoi amici Max e Pippo durante una vacanza in crociera sono il pretesto per parlare di temi complessi come bullismo, amore, dolore, libertà. Dalle pagine del libro alla realtà, elaborare la sofferenza in modo costruttivo è il compito di studenti e studentesse di ogni ordine e grado, in Italia e nel mondo, messi alla prova dalla pandemia. Docenti, pedagogisti, psicologi e rappresentanti degli studenti intervenuti al convegno hanno esplorato proprio "L'impatto della pandemia sulla psiche, l'emotività, la socialità, i comportamenti e gli stili di vita degli adolescenti", offrendo una riflessione interdisciplinare a partire dai dati dell'omonimo progetto di ricerca promosso dall'Ust-Ufficio scolastico territoriale di Cremona.
Affrontando "Il lato nascosto della pandemia", Bertò ha parlato di come sia cambiata la percezione della quotidianità, sia nella vita privata che in quella scolastica, dell'importanza di ascoltare le proprie emozioni - "C'è spazio per l'intelligenza emotiva?" -, e di avere a fianco adulti pronti ad ascoltarli e a credere in loro. Nell'ambito della più ampia indagine nazionale promossa dall'Osservatorio Giovani dell'Istituto Toniolo di Milano, analoga ricerca realizzata da Iprase è stata presentata il 31 gennaio a Trento.
"Generazione Z. I giovani trentini durante la pandemia", quinta edizione dell'indagine a cura di Sara Alfieri, Elena Marta e Adriano Ellena, è frutto dei questionari compilati dagli adolescenti di 13 scuole del Trentino nel periodo compreso tra 26 marzo e 1 giugno e di incontri e focus group condotti tra maggio e giugno 2021.
La ricerca indaga quanto la pandemia abbia inciso sulle abitudini e sulle percezioni degli adolescenti trentini, puntando l'attenzione non solo sulle ripercussioni a breve e lungo termine delle limitazioni sperimentate, ma soprattutto sul fatto che questa fase del ciclo di vita ha caratteristiche peculiari, che offrono possibilità uniche per ottenere un buon adattamento. Effettuata su un campione di quasi mille studenti e studentesse, l'indagine ha messo così in luce le sfide e le risorse che sono riusciti ad attivare: capacità di prendersi cura degli altri, di saper rispettare le norme di comportamento e i divieti, di dare il proprio contributo in famiglia e nella comunità. L'approccio del Positive Youth Development, sottolineano i ricercatori, "incoraggia a guardare gli adolescenti come persone portatrici di risorse da potenziare" e dalle testimonianze emerge "un vissuto di crescita a seguito della pandemia, dovuto ad una maggior riflessione su di sé e sugli altri, stimolata dai lunghi momenti di solitudine trascorsi". Inoltre, colpisce positivamente che gli adolescenti si sentano cresciuti mettendo in atto nuove modalità relazionali e capaci di ascoltare di più i propri desideri (la ricerca è consultabile su iprase.tn.it/pubblicazioni).
Potenzialità e rischi, come il cyberbullismo, sono aumentati con l'aumento del tempo trascorso online, ma internet non può sostituire le relazioni personali, e martedì 8 febbraio torna il Safer Internet Day, 19a edizione della Giornata mondiale per la sicurezza in Rete, istituita e promossa dalla Commissione Europea e celebrata in oltre 100 nazioni con l'obiettivo di riflettere sull'uso consapevole della rete e sulla responsabilità di ognuno nel rendere Internet un luogo positivo e sicuro. Partirà anche la 6a edizione del Mese per la Sicurezza in rete promossa dal Ministero dell'istruzione e da Generazioni CoNnesse. Il Comune di Trento organizza per l'8 febbraio due appuntamenti: per le scuole, alle 9.30, a Palazzo Thun (in diretta online sul canale YouTube dell'Istituto Comprensivo Trento 5), incontro con Emanuela Faes, Assistente Capo Coordinatrice della Polizia di Stato, e a seguire inaugurazione nel cortile della mostra temporanea "Essere in Rete", esposizione dei progetti delle classi degli Istituti Comprensivi di Trento (aperta per le visite scolastiche fino a venerdì 11 febbraio, e al pubblico martedì, mercoledì e giovedì, dalle 16 alle 17), e alle 20.30, al Teatro Sociale, per docenti e famiglie un incontro con lo psicoterapeuta Alberto Pellai, il responsabile dell'Ufficio indagini pedofilia Mauro Berti e il direttore de L'Adige Alberto Faustini, in collegamento con la stazione scientifica italo-francese Concordia in Antartide.