Lega: “Carcere di Trento, va subito adeguato il numero degli agenti di polizia penitenziaria”
Interpellanza dei parlamentari trentini del Carroccio: “Situazione grave”
“Garantire alla Casa circondariale di Trento un numero adeguato di agenti di polizia penitenziaria assegnati in pianta stabile alla struttura. Dopo aver incontrato le rappresentanze sindacali a Trento, abbiamo presentato alla Camera un’interrogazione al ministro Cartabia per evidenziare una serie di criticità sulle quali occorre intervenire".
Sono i deputati trentini della Lega Martina Loss, Diego Binelli, Vanessa Cattoi e Mauro Sutto, i firmatari di un’interrogazione, presentata anche a Palazzo Madama dalla senatrice trentina Elena Testor, che vuole riportare l’attenzione sulla situazione del carcere di Trento.
“Serve – spiegano i parlamentari del Carroccio – infatti consentire non solo il rispetto della legge e lo svolgimento del percorso di formazione e reinserimento sociale dei detenuti, ma anche la sicurezza degli agenti stessi nello svolgimento del loro lavoro di servizio allo Stato. Su questo fronte sta lavorando da tempo la Provincia Autonoma di Trento”.
E ancora: “Ricordiamo le aggressioni avvenute negli ultimi quattro anni: dicembre 2018, rivolta all’interno della casa circondariale seguita al suicidio di detenuto, nonché il suicidio di un recluso a seguito della sentenza di condanna; ottobre 2021, diversi episodi di aggressione all’interno della struttura, sia nei confronti del corpo di polizia penitenziaria che del personale medico; gennaio 2022, alcuni agenti di polizia penitenziaria sono stati colpiti da un detenuto uscito dalla cella della sezione a regime chiuso dove era ristretto; nel tentativo di ricondurlo nella stanza gli agenti sono stati colpiti con calci e pugni; marzo 2022, aggressione a danno di un agente della polizia penitenziaria da parte di un detenuto nella sezione a regime chiuso del carcere. I fatti parlano chiaro. E’ ora di dare risposte concrete”.