Pausa caffè lunga, sospesi quattro postini
Dopo il Comprensorio della val di Fassa, dove tre dipendenti sono finiti nei guai perché dopo avere firmato il cartellino sarebbero usciti a sbrigare commissioni, «l'effetto Brunetta» si abbatte anche su Poste italiane. L'azienda ha infatti sospeso quattro portalettere perché, durante l'orario di lavoro, si sono recati al barCommenta
Dopo il Comprensorio della val di Fassa, dove tre dipendenti sono finiti nei guai perché dopo avere firmato il cartellino sarebbero usciti a sbrigare commissioni, «l'effetto Brunetta» si abbatte anche su Poste italiane. L'azienda ha infatti sospeso quattro portalettere perché, durante l'orario di lavoro, si sono recati al bar. Tra questi anche un sindacalista. Non una semplice pausa caffé di pochi minuti, bensì - questa l'accusa - un'assenza dal lavoro che si sarebbe protratta anche quasi per un'ora. Con «l'aggravante» di avere utilizzato l'auto di servizio o la motocicletta data in dotazione per la distribuzione della corrispondenza. Le contestazioni mosse dall'azienda sono diverse ed hanno portato all'assunzione di sanzioni disciplinari che vanno da uno a quattro giorni di sospensione, senza lo stipendio. La contestazione sarebbe scattata dopo una vera e propria attività di indagine affidata ad ispettori esterni, armati con tanto di cronometro, che hanno pedinato i presunti postini infedeli. Meta preferita sarebbe stata il bar Stella di via Valsugana: qui, uno dei postini sospesi, in un caso sarebbe rimasto 56 minuti. Va detto che i portalettere pizzicati respingono le accuse e ciascuno fornisce una sua versione dei fatti per giustificare la permanenza nel bar. «Stavo poco bene, sono andato al lavoro ugualmente perché il personale era poco, ma a mezzogiorno dovevo andare in bagno e così ho raggiunto il bar Stella e mi sono fermato il tempo necessario per riprendermi». Altre volte i portalettere si sarebbero recati al bar per sedersi e sbrigare le pratiche amministrative oppure per fornire qualche indicazione a colleghi in difficoltà. Spiegazioni che all'azienda non sono bastate. Ma tra i portalettere c'è chi sostiene che queste sospensioni siano servite a punire chi aveva segnalato alcune criticità dell'azienda.