Arriva per Veronesi il momento della verità
Fra oggi e domani si deciderà la sorte della giunta di Arco e del suo sindaco. Max Amistadi: «Secondo me Renato Veronesi di certo non intende lasciare». Ci sarà una sorta "reggenza" di fatto di Stefano Bresciani se passerà la richiesta dell'Upt di averlo come vicesindaco?
ARCO - Oggi, ma più probabilmente domani, momento della verità per il sindaco di Arco, Renato Veronesi. All'ultimo (?) confronto con la maggioranza si arriva in un clima se possibile ancora più confuso, dopo la seduta di consiglio saltata per una estemporanea convocazione della colazione fatta dalla stesso primo cittadino e dopo una riunione effettiva dell'assemblea in un clima di «tregua armata» con l'impegno a non parlare di crisi, ma di mandare avanti solo il lavoro amministrativo fermo da mesi. Un compromesso che però è sfociato nella figuraccia (accidentale e non politica, si affanna a spiegare la capogruppo dell'Upt, Bruna Todeschi) per cui è mancata la maggioranza per l'approvazione del regolamento speciale del Corpo di Polizia locale intercomunale dell'Alto Garda e Ledro. Un documento - fra l'altro - standard, già approvato da tutti gli altri Comuni aderenti al progetto.
Mario Caproni, nell'occasione, è sbottato, chiedendo a gran voce le dimissioni di un gruppo politico «incapace persino di approvare delibere preconfezionate». Insomma una situazione veramente pesante, con soluzioni che vanno dall'annuncio delle dimissioni di Veronesi (Max Amistadi parla dell'ultimo bluff del sindaco: «Di certo non intende lasciare»), a ipotesi di un «governo tecnico» (?), ad una sorta di "reggenza" di fatto di Stefano Bresciani se passerà la richiesta dell'Upt di averlo come vicesindaco. Fantapolitica? Ad Arco, in tema di maggioranze, ormai è la realtà a superare la fantasia...