RALLO - Edizione record per la tradizionale corsa podistica non competitiva «4 ville in fiore», giunta alla sua 34° edizione. La manifestazione nata per festeggiare l'arrivo della primavera in valle con una «passeggiata» tra i meli in fiore si è svolta in un clima non proprio primaverile. Fortunatamente il sole mattutino ha graziato gli organizzatori e i partecipanti alla corsa. Anche questo ha permesso di non guastare il progredire delle adesioni: il loro numero, infatti, è stato il più alto mai registrato con 2.164 i corridori al via.

Due i percorsi previsti: uno di 5 e l'altro di 10 km. Il vincitore della categoria maschile, Adriano Pinamonti, neocampione europeo di corsa campestre 2009, ha concluso con 39'45" ed è così entrato per la quarta volta nell'albo doro della manifestazione che già aveva dominato in altre tre edizioni. Secondo si è qualificato Guido Pinamonti con 40'15", seguito da Carlo Clementi con 40'30". Per le donne la vincitrice è stata Lara Torresani con 48'56" che, come il collega Pinamonti, ha così potuto conquistare l'oro per la quarta volta alla «4 Ville in Fiore». Seconda e terza classificate rispettivamente sono Rosanna Morè con 51'15s e Cinzia Lorenzoni con 51'28". La manifestazione ha visto l'affluenza di diversi gruppi sportivi provenienti da tutta Italia, anche questi, come gli atleti, premiati in base al numero dei loro tesserati iscritti alla manifestazione. Il G.S. Amici di Alfredo di Bergamo ha offerto l'adesione più massiccia con 130 presenze.

A seguire l'Avis S. Vito con 112 e la Podistica S. Bartolomeo con 108 corridori. Da segnalare poi il ruolo del volontariato che ha contribuito alla riuscita della manifestazione organizzata principalmente a cura della Proloco di Tassullo con la collaborazione di tutte le associazioni del paese che hanno allestito diversi stand di prodotti tipici e del gruppo dei Nuvola della valle di Non che hanno preparato il pranzo.

Significativo è stato il contributo dell'Aido della valle di Non (Associazione italiana donatori organi) che ha preparato un ricco vaso della fortuna il cui ricavato, all'incirca 4.000.000, è stato in parte destinato ai terremotati dell'Abruzzo.