Aggredita in centro
Ancora un'aggressione a sfondo politico in centro a Trento. Una ragazza è stata spintonata e ha riportato una contusione al collo per la quale è stata visitata al pronto soccorso del Santa Chiara. Dopo l'aggressione i due ragazzi, uno vestito di nero e l'altro con giacca e pantaloni militari, sono fuggiti
TRENTO - Hanno aperto la porta e gridato «froci» a chi c'era all'interno. Poi, quando la giovane tesserata è uscita per capire cosa stava succedendo, l'hanno presa a male parole e l'hanno spintonata procurandole una contusione alla spalla e al braccio. Vittima dell'aggressione a sfondo politico tesserata di Rifondazione comunista e attivista del tavolo Lgbtq (lesbico gay bisessuale trans queer) . Il fatto è avvenuto ieri sera sulla soglia della sede del partito in via Santa Margherita. (Articolo completo sull'Adige cartaceo)
COMUNICATO TAVOLO LGBTQ* -TRENTO COLLETTIVO, TRENTO ANOMALA, RIFONDAZIONE COMUNISTA
Ieri sera si è verificato un altro, grave episodio di violenza di matrice politica, il secondo in pochi giorni in città. A farne le spese è stata in questo caso una giovane attivista del tavolo LGBTQ* (lesbico gay bisessuale trans queer) di Trento, del collettivo femminista deGenere ed iscritta e candidata alle elezioni comunali e provinciali con Rifondazione. La compagna si trovava da sola presso la sede del circolo del PRC di Trento, in via Santa Margherita, in pieno centro storico, quando ha sentito dalla strada pronunciare la parola: “Froci” e sputare all’indirizzo della sede. Affacciandosi si è trovata di fronte due giovani, all’apparenza più o meno ventenni. Uno dei due, vedendola, le ha gridato: “Troia”, tentando con forza di entrare nella sede. La compagna ha opposto resistenza, cercando di chiudere la porta di ingresso, che affaccia direttamente sulla strada. La violenza dell’aggressore le ha causato una lesione alla spalla ed al braccio. Dopo aver minacciato di chiamare la polizia, è finalmente riuscita a far allontanare i due ed ora sporgerà querela contro ignoti.
Negli ultimi tempi la sede del PRC è spesso stata usata dal tavolo LGBTQ* per tenervi le riunioni organizzative del festival lesbico, gay, trans, bisessuale, e queer “Universinversi”, che avrà inizio il 15 maggio: dunque quanto accaduto non è casuale e riteniamo sia da ricondurre alla matrice culturale di stampo fascista che fomenta e legittima odio contro donne, gay, lesbiche, trans e migranti ed in generale soggetti politici di sinistra ed antifascisti.
Si tratta di un episodio di violenza ed aggressione di stampo politico, ancora una volta testimone di un clima politico allarmante, in cui i toni e le pratiche ricordano sempre più da vicino i tempi bui dello squadrismo fascista. E’ necessario che la società civile, la politica e le istituzioni cittadine reagiscano senza ambiguità rispetto a episodi di tale gravità, senza nasconderne la matrice politica dietro a confortanti e conniventi analisi sul bullismo, sul disagio giovanile o sulle varie teorie degli opposti estremismi.