Sale operatorie chiuse nel week-end a Tione
Entro fine mese il nuovo progetto che prevede di far volare l'elicottero per le emergenze sanitarie anche di notte dovrebbe approdare in giunta provinciale e a quel punto anche il Piano di miglioramento della sanità trentina, documento previsto dalla finanziaria, potrà portare innovazioni sull'organizzazione dell'attività degli ospedali di valle. Tra le novità, per l'ospedale di Tione, potrebbe esserci la chiusura delle sale operatorie nei week-end
TIONE - Entro fine mese il nuovo progetto che prevede di far volare l'elicottero per le emergenze sanitarie anche di notte dovrebbe approdare in giunta provinciale e a quel punto anche il Piano di miglioramento della sanità trentina, documento previsto dalla finanziaria, potrà portare innovazioni sull'organizzazione dell'attività degli ospedali di valle. Tra le novità, per l'ospedale di Tione, potrebbe esserci la chiusura delle sale operatorie nei week-end.
«L'ipotesi - spiega Rossi - è quella di concentrare gli interventi chirurgici durante la settimana e deviare le emergenze chirurgiche del fine settimana. La logica è che è assurdo tenere aperte le sale operatorie nel fine settimana e avere personale reperibile che viene chiamato pochissime volte. Molto meglio utilizzarlo per aprire le sale operatorie nel pomeriggio e fare interventi programmati».
Rossi punta sui voli notturni anche per garantire maggiore sicurezza nei punti nascita periferici nei quali, attualmente, di notte il ginecologo non è presente ma solo reperibile. «Potendo viaggiare di notte - dice l'assessore - possiamo garantire maggiore sicurezza e quindi mantenere punti nascita anche con un basso numero di parti».
Il progetto, sul quale sta lavorando un gruppo di lavoro al nucleo elicotteri e uno in Azienda sanitaria, dovrebbe approdare in giunta a breve e partire in via sperimentale per un periodo limitato. Poi, trovata la copertura finanziaria, si dovrebbe procedere calibrando al meglio l'estensione dell'orario compatibilmente all'organico e alla possibilità di rinforzarlo.
Di certo il volo non sarà garantito 24 ore su 24 ma si sta ragionando di far iniziare il turno del secondo elicottero alle 11 del mattino fino alle 23.
Intanto da Tione sindaci e Comunità di Valle, attraverso il consiglio della salute che si riunirà oggi, stanno preparando una controffensiva. Il timore è che Tione possa essere depotenziato e quindi oggi sarà approvato un documento nel quale viene ufficialmente chiesta una risposta su una lunga serie di quesiti. «Uno su tutti è la nomina del direttore dell'unità operativa di ostetricia e ginecologia che stiamo attendendo da mesi e siamo certi che con un guida il reparto potrebbe tornare ad attirare le donne. Quest'anno - spiega - solo metà delle nascite delle Giudicarie sono avvenute a Tione. Circa 200 donne hanno scelto di partorire altrove. È un gatto che si morde la coda. Il numero è in calo perché non c'è il personale necessario e questo solo perché non si vuole mandarlo. La conseguenze è che le mamme vanno a partorire altrove. Si dovrebbe garantire lo stesso livello di assistenza ovunque, cosa che invece, purtroppo, non avviene».
Sulla nomina del direttore di ginecologia a Tione è da mesi aperto un concorso. Il colloquio con i partecipanti è stato effettuato all'inizio dell'estate scorsa ma da allora non si è saputo più nulla. Si attende la decisione del direttore dell'azienda sanitaria Flor, che però continua a tardare ad arrivare. «Se non arrivano perché vogliono chiudere - dice Olivieri - lo dicano chiaramente».
Dopo l'intervento dell'ex primario del S. Chiara Emilio Arisi, sulla questione punti nascita è intervenuto anche il consigliere comunale Marco Patton. «Chiudere il S. Camillo è stato un grande errore - dice - e viste le caratteristiche di questa struttura si poteva creare una casa del parto anziché preferire convogliare tutte le donne al S. Chiara».