Soggiorno studio, esclusi 14 scolari
Una settimana di soggiorno-studio in Austria per migliorare il tedesco, seguiti dai propri insegnanti. È l'opportunità offerta a luglio ai bambini di quinta elementare che, a conclusione del loro primo ciclo scolastico, possono già sperimentare «sul campo» l'apprendimento di una lingua straniera. Il progetto è filato liscio fino a quest'anno, quando - per la prima volta - le richieste hanno superato la disponibilità della sistemazione alberghiera. Risultato: 14 bambini esclusi (per sorteggio) rispetto a 62 domande di partecipazione
Una settimana di soggiorno-studio in Austria per migliorare il tedesco, seguiti dai propri insegnanti. È l'opportunità offerta a luglio ai bambini di quinta elementare che, a conclusione del loro primo ciclo scolastico, possono già sperimentare «sul campo» l'apprendimento di una lingua straniera. Il progetto è filato liscio fino a quest'anno, quando - per la prima volta - le richieste hanno superato la disponibilità della sistemazione alberghiera. Risultato: 14 bambini esclusi (per sorteggio) rispetto a 62 domande di partecipazione.
«Sono andata a prendere mia figlia a scuola a Zivignago e l'ho trovata che piangeva disperata. Le ho chiesto cosa fosse successo e mi ha spiegato fra i singhiozzi che era stata esclusa dalla settimana in Austria. Nell'unica quinta della scuola della frazione in quattro non potranno partecipare al soggiorno studio. Nella nostra piccola realtà la non ammissione è stata un trauma più grande», racconta una madre che per un'altra sua bambina più grande non aveva avuto nessun problema per la trasferta estiva. «Ho parlato con il dirigente per cercare di capire il perché di quanto accaduto e mi ha spiegato che non si trattava di un problema economico (ero pronta a spendere i 345 euro della retta), ma organizzativo: i posti erano solo 48 e quindi si era proceduto ad un sorteggio. Ma è possibile non poter trovare una soluzione per tutti i bambini? C'è ancora tempo fino a luglio e vorrei lanciare un appello per superare questa situazione. Ho anche preparato una lettera da sottoporre alle mamme che hanno avuto i figli esclusi e già diverse hanno firmato. Spero che si possa trovare una soluzione».
«Devo ammettere che non ci aspettavamo, in questi tempi di crisi, un simile boom di domande per partecipare alla settimana linguistica di luglio. In passato c'era stato semmai il problema opposto e quindi con 48 posti pensavamo di non avere problemi. Va anche detto che le famiglie sono chiamate a coprire tutte le spese, sulle quali poi ricevono un riborso di circa il 30% dalla Regione. E quest'anno, fino ad oggi, non ci è ancora arrivata nessuna comunicazione ufficiale sulla quota di sostegno. Comunque nelle lettere inviate a tutti i genitori avevamo già detto che in caso di domande superiori all'offerta si sarebbe proceduto al sorteggio», spiega il dirigente scolastico, Lidio Miato .
Ma proprio non si può trovare una soluzione per accontentare gli esclusi?
«A luglio, purtroppo, non cè altra disponibilità perché gli alberghi della zona scelta sono prenotati dalla classica clientela turistica. C'era più disponibilità a giugno, ma in periodo scolastico e non andava bene». Quanto al futuro, in tempi di tagli Miato vede male anche il proseguimento di questa esperienza. «Probabilmente torneremo a fare solo scuola e addio "servizi aggiuntivi". Quello per il patentino dei ciclomotori è già stato eliminato perché con l'aggiunta delle guide (prima era solo teoria) avremmo dovuto dotare la scuola di motorini e di istruttori». B. B.