Nuovi medici oppure si sciopera
I medici dell'ospedale di Tione alzano la voce, a pochi giorni dall'ultima riunione pubblica sul nosocomio giudicariese. L'ultima chance è un incontro con i vertici dell'Azienda: o alle promesse si fa seguito o si sciopera. Non è solo una minaccia, ma un urlo di rabbia dopo mesi di vana attesa e superlavoro a causa della carenza di personale
GIUDICARIE - I medici dell'ospedale di Tione alzano la voce, a pochi giorni dall'ultima riunione pubblica sul nosocomio giudicariese. L'ultima chance è un incontro con i vertici dell'Azienda: o alle promesse si fa seguito o si sciopera. Non è solo una minaccia, ma un urlo di rabbia dopo mesi di vana attesa e superlavoro a causa della carenza di personale: meno uno a Radiologia, meno tre (sui 6 necessari) al Pronto soccorso, meno 2 a Medicina e una questione primari aperta in Medicina, dove Luigi Battaia è in prepensionamento, e Ginecologia dotata da agosto di un coordinatore, Francesco Capobianco , ma solo due giorni alla settimana. Numeri che aggiunti al blocco nazionale delle sostituzioni in caso di malattie o permessi di aspettativa rendono difficile la quotidianità.
Il personale medico rappresentato dalla Cisl, sigla alla quale, spiega il sindacato, appartengono la maggior parte dei medici permanenti di Tione, si è riunito la scorsa settimana per chiedere un incontro risolutivo con l'azienda sanitaria.
I rinforzi erano promessi a maggio, poi ad agosto, ora il termine è fine settembre quando sono attesi due medici per il Pronto soccorso e uno per Medicina. «I concorsi sono stati fatti e le classifiche stilate spiega Nicola Paoli , rappresentante sindacale Cisl dobbiamo dare atto all'azienda di essersi mossa, ma sono state troppe le promesse disattese, finché non arrivano in reparto non ci crediamo. La situazione che perdura da mesi è critica per i professionisti che lavorano e devono fare il loro dovere nei confronti dei cittadini».
La presa di posizione arriva dopo mesi di rassicurazioni, quattro riunioni pubbliche con i vertici dell'Azienda sanitaria, gli amministratori locali e i primari dell'ospedale di Tione per tranquillizzare la popolazione: prima della permanenza dell'ospedale, poi della sua efficienza e miglioramento. «Abbiamo anche mandato una lettera all'Azienda sanitaria firmata da tutto il personale medico. Nessuno ha mai risposto», spiega Paoli. Allo stato attuale la situazione più carente è quella del Pronto soccorso, tamponata nel periodo estivo con tre medici in servizio ad Arco che hanno supportato i colleghi tionesi, ma da un mese sono andati via.
L'Azienda sanitaria aveva proposto di sopperire con i dottori di Medicina, ma la Cisl si è opposta: «Situazioni kafkiane. Sono professionalità diverse: ad un politraumatizzato di Campiglio non può rispondere adeguatamente un reumatologo di Medicina».
Dopo mesi di turni massacranti i medici non ci stanno più. «Abbiamo avanzato delle richieste precise - dichiara il rappresentante sindacale della Cisl - una riunione urgente fra il direttore generale dell'Azienda e una delegazione di medici di Tione formata da un rappresentante per reparto per avere una volta per tutte chiarezza e certezze sul futuro. L'assessorato provinciale ha garantito che saremo accolti in tempi brevissimi. È davvero l'ultima ratio, poi non rimane che ricorrere a forme di protesta più gravi come lo sciopero».