Dimesso dal pronto soccorso ma aveva un ictus: maxi risarcimento

Si era rivolto al pronto soccorso di Tione con una serie di sintomi, tra i quali un forte mal di testa. Erano le festività natalizie di qualche anno fa e la dottoressa di turno, dopo averlo visitato, non aveva ritenuto la situazione molto grave tanto che dopo averlo tenuto un po' in osservazione lo aveva dimesso. Rimandato a casa con qualche consiglio e con la rassicurazione che non si trattava di nulla di grave. Qualche ora dopo, però, la situazione è precipitata. L'uomo è stato colpito da un ictus che lo ha reso completamente invalido

di Patrizia Todesco

Si era rivolto al pronto soccorso di Tione con una serie di sintomi, tra i quali un forte mal di testa. Erano le festività natalizie di qualche anno fa e la dottoressa di turno, dopo averlo visitato, non aveva ritenuto la situazione molto grave tanto che dopo averlo tenuto un po' in osservazione lo aveva dimesso. Rimandato a casa con qualche consiglio e con la rassicurazione che non si trattava di nulla di grave. Qualche ora dopo, però, la situazione è precipitata. L'uomo è stato colpito da un ictus che lo ha reso completamente invalido.

Pronto soccorso

Una vita completamente rovinata, una moglie che lo assiste costantemente e che ha chiesto all'Azienda sanitaria, attraverso l'avvocato Michela Pacchielat, un congruo risarcimento per il danno subito e per garantire una adeguata assistenza. Nei giorni scorsi, dopo aver sentito il parere del Comitato di valutazione sinistri, l'Azienda ha deliberato a titolo transattivo di liquidare al paziente un importo di 435 mila euro (400 mila euro per la vittima e il resto per le spese legali).


Evidentemente, dopo aver attentamente valutato la situazione, i periti hanno ritenuto che le gravi conseguenze legate all'ictus avrebbero potuto essere evitato o perlomeno limitate se la dottoressa di turno avesse saputo cogliere quei segnali, se avesse valutato in maniera diversa quei sintomi che avevano portato l'uomo a recarsi al pronto soccorso poco prima delle festività natalizie. Giornate tutt'altro che serene e gioiose per l'uomo. Stava troppo male, ma dopo essere stato rassicurato dal medico credeva di riuscire a rimettersi in sesto presto senza gravi conseguenze. Così non è stato. Da quella notte la sua vita è completamente cambiata e nulla è stato più come prima, né per lui, né per la sua famiglia.


L'ictus è purtroppo un evento tutt'altro che raro. È la terza causa di morte dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, causando il 10%-12% di tutti i decessi per anno, rappresenta la principale causa d'invalidità e la seconda causa di demenza.
Quando si è colpiti da un ictus improvvisamente compaiono una serie di disturbi. Il più comuni sono il non riuscire a parlare nel modo corretto,  perdere la forza in metà corpo,   sentire dei formicolii o perdere la sensibilità in metà corpo, non vedere bene in una metà del campo visivo e poi ancora si può avvertire assenza di equilibrio e vertigini o, come nel caso del soggetto in questione, si registra un improvviso mal di testa molto più forte di quelli già avuti, che viene assimilato a un colpo di pugnale inferto alla nuca.


Evidente che in questi casi l'intervenire subito, capire i sintomi, trovarsi in un ospedale attrezzato è determinante. A seconda del tipo di ictus i medici possono sottoporre a trattamento farmacologico oppure intervenire chirurgicamente per bloccare e limitare l'emorragia.

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