Fiemme, le mense scolastiche a settembre saranno più care
Da settembre la tariffa minima salirà a tre euro. Oggi è di due euro. Per le scuole professionali non cambierà nulla. La Giunta Provinciale, in una delibera del 2013, ha infatti stabilito che le entrate complessive derivanti dalle tariffe pagate dall'utenza debbano coprire i costi del servizio per una quota compresa tra il 60% e l'80%
FIEMME - Non tornano i conti per il servizio mensa della Comunità Territoriale di Fiemme, che viene erogato agli studenti delle scuole primarie e secondarie e degli istituti professionali quando sono previsti rientri pomeridiani. La Giunta Provinciale, in una delibera del 2013, ha infatti stabilito che, a partire da settembre 2013, le entrate complessive derivanti dalle tariffe pagate dall'utenza debbano coprire i costi del servizio per una quota compresa tra il 60% e l'80%. In val di Fiemme, nello scorso anno scolastico, a fronte di un costo complessivo di 61'883 euro, la compartecipazione degli utenti si è fermata a 23'184 euro, sufficienti a coprire appena il 37,5% della spesa (ovvero poco più della metà del minimo previsto).
All'origine di questo squilibrio, un deficit di strutture difficilmente risolvibile nel breve periodo. Come si legge in una delibera della Giunta della Comunità del 10 giugno scorso: «Tale differenza è dovuta al fatto che, mentre per le scuole primarie e secondarie il servizio è assicurato dalla mensa di proprietà dell'Ente (annessa alle scuole medie di Cavalese, ndr) nel caso delle scuole professionali (Enaip di Tesero), in mancanza di una mensa in tale comune il servizio è assicurato da appalti a ristoratori locali, con un costo ben più elevato».
La differenza salta agli occhi se si scompongono i costi del servizio per tipologia di utente: se per gli studenti primari e secondari sono stati erogati 1950 pasti per un costo complessivo di 12.451 euro - dati che rendono il costo medio per pasto di 6,38 euro - la spesa per garantire il servizio agli alunni delle professionali è stata di 49.431 euro per 4832 pasti, con costo medio assai di 10,23 euro.
Per questo motivo, la Giunta della Comunità Territoriale si è vista obbligata a fissare un aumento della tariffa minima per gli studenti di scuola primaria e secondaria, che dal primo settembre salirà a 3 euro dagli attuali 2. Per le scuole professionali la tariffa minima (che viene pagata da chi ha il valore Icef inferiore a 0,2255) era già stata fissata a 3 Euro.
Un atto dovuto, dato che l'Ente deve attenersi alle indicazioni provinciali, che - oltre a specificare la percentuale di copertura dei costi - fissano in 5 euro la tariffa massima. «È sempre sgradevole dovere aumentare i costi per gli utenti - osserva Silvano Longo , assessore alle politiche scolastiche della Comunità Territoriale - ma ci siamo trovati con le mani legate. Nei ragionamenti che abbiamo fatto sull'opportunità di trasferire la sede della Comunità Territoriale a Tesero, nella struttura che attualmente ospita la Casa di Riposo, si è valutato anche il fatto che l'edificio avrebbe spazio sufficiente per ospitare una mensa. Essendo già dotato di cucine, sarebbero sufficienti piccoli lavori di adeguamento a costi molto bassi. Internalizzando il servizio potremmo spuntare un prezzo molto più vantaggioso di quello che si riesce ad ottenere appaltando a privati».