L'Alzheimer è in crescita
Nel 2013 in provincia di Trento si sono contati 525 nuovi casi di malati di Alzheimer, che vanno ad aggiungersi agli oltre 7.500 già presenti sul nostro territorio. Tutto questo si traduce in una percentuale che oltrepassa il 7% della popolazione residente. E la situazione si aggrava in rapporto all'invecchiamento progressivo della popolazione: nel 2014 all'anagrafe si contano 134 anziani ogni 100 giovani. In prospettiva, quindi, il numero di soggetti affetti da demenza senile sarà ancora più consistente dell'attuale in quanto l'allungamento della vita favorisce l'insorgenza della patologia
Nel 2013 in provincia di Trento si sono contati 525 nuovi casi di malati di Alzheimer, che vanno ad aggiungersi agli oltre 7.500 già presenti sul nostro territorio. Tutto questo si traduce in una percentuale che oltrepassa il 7% della popolazione residente.
E la situazione si aggrava in rapporto all'invecchiamento progressivo della popolazione: nel 2014 all'anagrafe si contano 134 anziani ogni 100 giovani. In prospettiva, quindi, il numero di soggetti affetti da demenza senile sarà ancora più consistente dell'attuale in quanto l'allungamento della vita favorisce l'insorgenza della patologia. Quest'ultima è la forma di demenza più comune negli Over 65 ed interessa in maggior parte i soggetti femminili. La questione diviene ancor più preoccupante se si punta l'attenzione sugli anziani con età maggiore di 85 anni.
Questi dati sono quelli riportati dall'associazione Alzheimer Trento Onlus in occasione della presentazione della Giornata mondiale dell'Alzheimer che si svolgerà domenica 21 settembre, inserita nel «mese mondiale» dedicato alla medesima malattia. Va specificato che la malattia di Alzheimer è un processo degenerativo delle cellule cerebrali, che porta ad una lenta e graduale perdita delle facoltà cognitive.
«In un momento di revisione del welfare è molto importante sensibilizzare la popolazione, le istituzioni ed il privato sociale - spiega la presidente Bruna Celardo Rizzi - Non dimentichiamo che il decorso di questa patologia è molto lento: può variare dai cinque agli oltre dieci anni. E che - prosegue ancora la presidente - le famiglie dei malati portano su di sé la quasi totalità del carico di cure ed attenzioni quotidiane ai propri cari: i servizi sono ancora insufficienti ed inadeguati». Basti pensare che circa l'85% dei malati sono presi in carico dalle famiglie. L'obiettivo dell'associazione è quello di garantire un miglioramento della qualità di vita al paziente, dunque, ma anche alla sua famiglia. «E questo - afferma Rizzi - attraverso la predisposizione di un Piano Alzheimer con la collaborazione dell'assessorato alla salute, dove cercheremo di integrare necessità sanitarie e sociali». Non manca nemmeno attenzione al settore della ricerca, mentre a livello provinciale ci si sta organizzando per effettuare una stima epidemiologica (al momento ancora assente).
È d'obbligo ricordare che domenica 21 settembre in piazza Pasi sarà presente un camper dedicato ai test della memoria (uno dei punti più problematici è l'ottenimento di una diagnosi precoce). Ma gli appuntamenti non si limitano a questo: oggi è infatti prevista la premiazione di un concorso di poesia e narrativa sull'Alzheimer, mentre sabato 20 settembre saranno presentati i risultati di due ricerche. Infine, venerdì 26 settembre si svolgerà un incontro centrato sul tema dell'«etica nell'accompagnamento della persona affetta da demenza». F.Sar.