Ordine dei medici, parte la corsa a tre
Al via da questo pomeriggio le elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine dei medici.
Tre liste si sfidano per guidare la categoria per i prossimi anni: quella guidata dal ginecologo Marco Ioppi, quella che fa riferimento al medico di medicina generale in valle di Cembra Maurizio Virdia e quella dell'ex primario di medicina nucleare Mauro Camerani.
I programmi delle tre liste mettono al centro quelli che possono essere ritenuti a ben vedere i problemi più importanti della professione medica in un contesto temporale di grandi cambiamenti e di risorse in calo.
Camerani punta al recupero e alla promozione della cultura deontologica per affrontare le «vecchie» e le «nuove» questioni etiche poste dal progresso scientifico e dai mutamenti socioculturali. Altri obiettivi sono «la valorizzazione professionale e lo sviluppo efficace della rete della medicina del territorio e l'integrazione ospedale-territorio», ma anche i rapporti con le istituzioni per ripristinare la credibilità istituzionale dell'Ordine e l'attenzione ai giovani medici. Inoltre un'attenzione particolare è rivolta alla Scuola di Formazione specifica in medicina generale «per renderla l'elettivo centro professionale e culturale della medicina generale trentina dove tutta la classe medica possa incontrarsi e confrontarsi per una condivisione effettiva delle pratiche e dei comportamenti professionali».
Dal canto suo Ioppi punta sull'integrazione e la riorganizzazione dei servizi sanitari territoriali come condizioni imprescindibili per il futuro della sanità trentina. Si sottolinea poi che la professione del medico, nonostante l'esplosione della tecnologia, «è fondata ancora sul rapporto umano», e quindi vi è la necessità di porre «estrema attenzione alle esigenze dei pazienti che sempre più chiedono elevata capacità professionale e la sicurezza di avere medici sui quali contare per la tutela della propria salute». Sempre sul fronte del ruolo dell'Ordine, la lista precisa che «il medico di oggi si sente solo a dover prendere decisioni e scelte importanti e che è oberato da una notevole burocratizzazione».
Virdia, che nell'ultimo consiglio dell'Ordine si era candidato contro il presidente Zumiani, salvo ora imbaracare sette consiglieri della maggioranza uscente, tiene a separare il ruolo dell'Ordine da quello del sindacato, chiara allusione alla lista di Ioppi che, invece, contiene candidati che fanno riferimento alla Cgil e alla Cimo.
Sul nuovo ruolo dell'Ordine punta anche Virdia che propone un ruolo attivo dei medici anche nel dibattito sui «grandi temi». «Le risorse stanno calando, si sta procedendo a una razionalizzazione dei servizi e tutti sono sono spaventati. L'Ordine su questo deve essere promotore di informazione e formazione». «Ci piacerebbe immaginare un Ordine in cui i professionisti possano incontrarsi per essere punto privilegiato di osservazione, confronto ed elaborazione di idee per quanto riguarda le tematiche di più forte impatto per le ricadute sulla salute dei cittadini».