La legge sugli asili nido è del 1971: anche a Trento raccolta firme per cambiarla
Dal 1971 sono cambiate parecchie cose. Addirittura possiamo dire di vivere in una società completamente differente: in più di quarant’anni, infatti, sono cambiati lo stile di vita, la moneta, la società, l’economia. Praticamente tutto. O quasi. O quasi perché ci sono delle leggi che dal 1971 non sono cambiate. Una in particolare. Qualche piccolo aggiustamento è stato fatto, ma il testo base è rimasto lo stesso. Da qualche anno questa legge è al centro di un’iniziativa nazionale che vedrà coinvolto anche il Trento. Il 2 dicembre, infatti, è in programma la giornata dedicata ai servizi per l’infanzia. Servizi per l’infanzia, ovvero per bambine e bambini dagli zero ai sei anni, che in Italia sono regolamentati dalla legge numero 1044. Datata 6 dicembre 1971. Avete letto bene, non è un errore. Sei dicembre millenovecentosettanuno. Una legge che ebbe il grande merito di aver incentivato la realizzazione diffusa (tramite appositi finanziamenti) dei primi asili nido comunali. Ma oggi le cose sono completamente cambiate.
In tutta Italia, Trentino compreso, è in corso una raccolta firme per per sostenere l'approvazione del Disegno di Legge nazionale n. 1260. Il 2 dicembre in piazza Duomo (ore 16.30, ci sarà anche un grande girotondo e un lancio di lanterne costruite nei vari asili) ci sarà un gazebo per la raccolta, sostenuta anche dal Comune di Trento in quanto aderente all'associazione “Gruppo nazionale di studio nidi d’infanzia”. Una delle voci fondamentali della proposta prevede che l'iscrizione al nido non passi più dalle domande individuali, che ovviamente possono prevedere un «no, non c'è posto» come risposta, ma sia aperto a tutti.
Il Disegno di Legge, in questi mesi in discussione al Senato, se approvato, regolamenterà i servizi per l’infanzia da zero a sei anni in tutta Italia.
Ecco alcuni dei punti cardine della proposta, presentata nel gennaio scorso:
- istituisce il sistema integrato dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia e la continuità educativa tra il nido e la scuola dell’infanzia.
- colloca il nido d’infanzia nel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
- stabilisce che i servizi per l’infanzia 0-6 NON rientrino più tra i servizi a domanda individuale come i cimiteri o i macelli pubblici e siano esenti dal patto di stabilità cioè senza vincoli di assunzione di personale e di spesa
- descrive con precisione le funzioni e i compiti dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali
- prevede i livelli essenziali per i nidi e per le scuole dell’infanzia cioè il 33% di offerta dei servizi 0-3 anni su tutto il territorio nazionale, la generalizzazione della scuola dell’infanzia, la definizione di standard di qualità per tutti i servizi del sistema integrato e un adeguato piano di co-finanziamento della legge dall’anno 2014 all’anno 2020 a carico dello Stato.
Due gli articoli che riguardano le regioni autonome:
Art. 8.
(Funzioni e compiti delle regioni)
1. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, nel rispetto delle disposizioni di cui agli articoli da 1 a 5 e dei livelli essenziali di cui all'articolo 6, determinano i requisiti strutturali e organizzativi di ogni tipologia di servizio e le procedure per l'autorizzazione al funzionamento, per la denuncia di inizio attività e per l'accreditamento.
2. Al fine dell'attuazione della presente legge, competono alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano le funzioni concernenti:
a) l'indirizzo, la programmazione e lo sviluppo del sistema integrato, sulla base delle indicazioni del Piano di azione nazionale per la promozione del sistema integrato per l'infanzia di cui all'articolo 7, secondo specifiche esigenze di carattere unitario regionale e nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all'articolo 6;
b) la determinazione degli standard relativi alle modalità organizzative di funzionamento dei nidi e dei servizi integrativi;
c) la definizione, per quanto di competenza, degli standard di qualità dei servizi e delle prestazioni del sistema integrato per l'infanzia;
d) la ripartizione agli enti locali delle risorse pubbliche in coerenza con quanto previsto dal Piano di azione di cui all'articolo 7;
e) la definizione dei requisiti qualitativi per l'accreditamento dei nidi, dei servizi integrativi e dei servizi innovativi sperimentali e per l'autorizzazione al loro funzionamento;
f) l'indicazione degli indirizzi per l'attuazione di iniziative di formazione permanente delle diverse figure professionali del sistema integrato per l'infanzia, per quanto di competenza;
g) il sistema di valutazione dell'offerta educativa e delle prestazioni del sistema integrato per l'infanzia, in coerenza con i criteri definiti ai sensi dell'articolo 7, comma 1, lettera d);
h) lo sviluppo del sistema informativo regionale concernente la materia disciplinata dalla presente legge.
Art. 9.
(Funzioni e compiti degli enti locali)
1. Al fine dell'attuazione della presente legge, salvo diversa determinazione delle leggi regionali, competono ai comuni, singoli o associati, le funzioni concernenti:
a) la programmazione e l'attuazione dello sviluppo, nel territorio di loro competenza, del sistema integrato, in coerenza con le funzioni delineate dagli articoli 7 e 8;
b) l'autorizzazione, l'accreditamento e la vigilanza dei soggetti privati relativamente all'istituzione e alla gestione dei servizi del sistema integrato, per quanto di competenza;
c) la promozione di iniziative di formazione in servizio per il personale dei servizi e di iniziative di coordinamento pedagogico e scambio nell'ambito del sistema integrato;
d) la definizione delle modalità organizzative e del coordinamento e di tutti i servizi del sistema integrato a gestione comunale diretta o indiretta;
e) la promozione di iniziative ed esperienze di continuità del sistema integrato con la scuola primaria.
Per quanto riguarda il Trentino hanno dato la loro adesione all’iniziativa l'Università di Trento, il Garante per i minori della Provincia autonoma di Trento, gli enti gestori dei nidi comunali quali le cooperative Città Futura, La Coccinella, Bellesini e Pro.Ges. e la cooperativa sociale Tagesmutter del Trentino il Sorriso.
Appuntamento quindi in piazza Duomo nella giornata del 2 dicembre alle ore 16.30, per un momento aperto alla cittadinanza e in particolare a famiglie e bambini, insegnanti, educatori, amministratori. Per l'occasione saranno allestiti un gazebo ed un tavolo per la raccolta firme.