Arriva anche in Trentino il «ko game»: stendere a pugni uno sconosciuto

di Marica Viganò

La scommessa sta nel colpire con un pugno uno sconosciuto, all'improvviso. Se si riesce a stenderlo con un solo cazzotto, si vince. Si chiama «knockout game» il folle gioco importato dagli Stati Uniti, che si sta diffondendo anche nella nostra provincia creando un certo allarme sociale. Un quindicenne è finito in ospedale la vigilia di Natale; altri ragazzini si sono presentati al pronto soccorso con il volto pesto nelle ultime settimane. Semplici liti fra ragazzini? Non proprio, secondo quanto le vittime raccontano. 


Picchiato alla festa.

Un cazzotto lo ha colpito in pieno volto: per uno studente quindicenne la serata di festa pre natalizia si è conclusa con una corsa in ambulanza verso l'ospedale San Lorenzo di Borgo. Era l'una e mezza di notte e la vittima era con alcuni amici e compagni di classe all'appuntamento-evento organizzato la sera del 23 dicembre a Levico, in occasione dell'inizio delle vacanze natalizie. Si è ritrovato con il viso dolorante, senza neppure un perché. In ospedale è stato medicato e dimesso; guarirà con alcuni giorni di riposo. Ai carabinieri - che nel frattempo, su indicazione di altri ragazzi hanno identificato l'aggressore, pure lui minorenne - ha detto di non conoscere il giovane che l'ha picchiato. Lo stesso ragazzo che ha sferrato il colpo ha confermato che tra i due non ci sarebbe stato nessun tipo di attrito: quel pugno sferrato era solo «un gioco».

Un gioco che, oltre ad essere assurdo, può rivelarsi molto più pericoloso di quanto possa sembrare. Un ragazzo di 22 anni è stato arrestato ieri vicino a Roma per aver aggredito in stile «knockout game» un ragazzo, facendogli perdere i sensi per alcuni istanti. Episodi simili si sono verificati anche a Milano e a Brescia. 

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