Contributi prima casa: «Io single, cornuto e mazziato»
La lettera giunta in redazione sui contributi della Provincia per la prima casa. Ci scrive Maurizio che ha la «colpa» di essere single. Eppure le rate del mutuo sul groppone le ha anche lui, ovviamente. Ecco il suo sfogo.
LA LETTERA
Ebbene, è finalmente uscito il bando per ottenere i contributi “prima casa”!
Ci speravo, dopo un periodo buio in cui l’acquisto di un’abitazione era diventato un super impegno riservato a investitori o temerari incoscienti, finalmente è in arrivo un aiuto insperato. Io, per la cronaca, appartengo alla categoria dei temerari incoscienti. A dire il vero non credo proprio di essere stato un incosciente quando pochi mesi fa ho acquistato un appartamento. L’ho fatto perché è casa, perché era importante per me avere un luogo in cui vivere, perché gli affitti sono ormai alle stelle e senza sicurezze per il futuro.
Non credo, dicevo, di essere stato un incosciente; non è stata un decisione semplice e leggera, mi sono fatto i miei calcoli e ho messo in conto diversi sacrifici. Come hanno fatto milioni di persone credo, come hanno fatto prima di me i miei genitori, parenti. Ci sta. Questo senza fare affidamento su ipotetici contributi esterni: ho acceso un mutuo e via, stando ben attenti all’economia domestica ce la farò. Poco tempo fa la notizia del bando che offre un contributo all’acquisto della prima casa, seguito l’altro ieri dalla sua uscita ufficiale. Ho ricordo di altri bandi degli anni scorsi, in cui questi benefici erano riservati anche post-acquisto ed erano erogati secondo criteri economici (l’indicatore icef, tanto per fare un esempio…), quindi leggo fiducioso il nuovo bando e… non capisco.
Non capisco innanzitutto perché io, single, non vengo citato tra i previsti beneficiari del contributo. Coppie o nubendi. Mi sento anche un po’ “cornuto e mazziato”: oltre a non avere ipoteticamente trovato l’amore, vengo pure “punito” per questo, non potendo accedere ai contributi. Tolto il fatto che credo possa essere anche una scelta quella di essere single.
Forse i single sono tutti benestanti e non hanno difficoltà a pagare il mutuo? Dev’essere così e io tra questi ci sono capitato per caso. Continuo nella lettura del bando e trovo la seconda sostanziale differenza dai bandi scorsi: potranno accedere alla domanda solo le coppie che non hanno ancora stipulato il contratto di compravendita. Ovvero, chi ha
coraggiosamente deciso di acquistare casa nel periodo compreso tra la chiusura del bando scorso e l’apertura di questo… continui pure così, voi sì che siete bravi! Ma come, se uno non ha mai chiesto o ottenuto alcun aiuto ora non può farne richiesta come gli altri? Pare quasi che si voglia dire: tu la casa l’hai presa. Quindi non ti serve alcun aiuto. Personalmente in tutto questo ci vedo un’ombra di incostituzionalità nel discriminare in questo modo le persone sole a favore delle coppie.