Cimitero «ostaggio» dei conigli.Cia: «Occorre una soluzione urgente»
Continuano le razzie dei conigli al cimitero monumentale di Trento
Continuano le razzie dei conigli al cimitero monumentale di Trento. E i piccoli erbivori non sono certo calati di numero. Parola dell'ex consigliere comunale di Civica Trentina Claudio Cia (passato in consiglio provinciale per sostituire il dimissionario Diego Mosna). «Ci sarà forse qualche esemplare in meno, ma non possiamo certo dire che le tombe dei nostri defunti siano libere dalla loro presenza», afferma.
E la fotografia scattata da Cia nella giornata di domenica 18 gennaio è a dir poco eloquente: tra le lapidi si vedono in primo piano tre coniglietti zampettare, «mentre - aggiunge - passeggiando per il cimitero ho potuto osservarne moltissimi». Inutile (oramai) dire che a rimetterci in primo luogo è la pulizia delle tombe che vengono insudiciate da escrementi e sporcate in vario modo. «Per non parlare delle buche scavate a lato delle tombe - dice Cia - e delle spese aggiuntive che i cittadini devono sostenere al fine di far trovare fiori freschi ai cari defunti, i quali poi vengono immancabilmente divorati dai conigli». E soprattutto in inverno le «cibarie» verdi presenti sulle lapidi sono un obiettivo ambito per gli erbivori.
«Continuamente ricevo segnalazioni e lamentele da parte di persone che trovano solo i gambi dei fiori o la tomba tutta sporca: chi fa visita ai propri defunti è molto infastidito da questa presenza - prosegue - E non dimentichiamo che tra un mese si aprirà la stagione calda, ed i conigli si riprodurranno andando ad invadere nuovamente il cimitero ed in numero maggiore rispetto al passato».
Non manca un attacco rivolto al sindaco di Trento Alessandro Andreatta: «Mi chiedo quale sia l'unità di misura del sindaco, che ad ottobre 2014 aveva promesso di "liberare" il cimitero per il giorno di Ognissanti - dichiara - Certo, non ha specificato l'anno: potrebbe essere il primo novembre 2015». «Auspico che l'amministrazione comunale dimostri ben altre capacità nel risolvere problemi più importanti - conclude - E spero vivamente che prima della fine del mandato anche questa situazione trovi soluzione».