Linea dura del Comune di Trento: niente alcol in 33 parchi della città
Saranno oltre una trentina le aree verdi della città in cui sarà vietato consumare alcolici. Ieri pomeriggio a palazzo Thun la commissione Statuto presieduta da Andrea Merler ha concluso il proprio lavoro sulla delibera che, in materia di sicurezza e decoro urbano, introduce nuove limitazioni all'utilizzo dei parchi.
Come si ricorderà tutto era nato qualche mese fa con l'approvazione di un ordine del giorno proposto da Elisabetta Bozzarelli (Pd) per istituire il divieto di consumare bevande alcoliche nei pressi delle aree attrezzate con giochi per i bambini. Da lì - complici anche certe situazioni di degrado riscontrate in diversi parchi della città - su spinta del centrodestra è nata un'iniziativa volta ad una sorta di proibizione generalizzata dell'alcol negli spazi pubblici.
Dopo le esagerazioni iniziali, sono stati stabiliti alcuni criteri per vietare il consumo e la detenzione di alcol in recipienti non chiusi ovvero sigillati (specificazione necessarie per non far incorrere in reato la massaia che, acquistata una bottiglia al supermercato per la cena, si fermasse a fare due chiacchiere con un'amica su una panchina), ricomprendo, oltre ai 20 metri attorno ai giochi dei bambini e alle attrezzature sportive e tutti quelli sotto gli 800 metri quadrati. Ora la commissione, sentito il sindaco Alessandro Andreatta e accolto un parere dei vigili urbani, ha proposto di ampliare la superficie «alcol free» da 800 a 1.600 metri quadrati.
Ecco i parchi che, se la delibera sarà votata in Consiglio comunale, saranno interessati dal provvedimento:
aiuola ex scuola Cortesano (89,17 metri quadrati); area gioco Piazza Lodron (104,64), Area Centro CivicoRavina (145,53), Giardino Suore di Maria Bambina Sardagna (272,48), Giardino Ambulatorio Canova (282,29), Giardino chiesa Valsorda (325,90), Area gioco Piazza Garzetti (340,11), Giardino Gazzadina (385,03), Giardino Canon Meano (415,77), Giardino - basket San Donà(467,17), Giardino Tavernaro(502,82), Giardino via Coni Zugna (599,94), area biblioteca San Donà (680,13), Giardino Sprè (724,38), Giardino via dei Muredei(800), Giardino Case Pincheri S. Martino (836,19), Giardino Vigolo Baselga (948,34), Giardino S. Lazzaro (1.068,15), Giardino Montevaccino (1.174,49), Giardino Gardolo S. Anna (1.183,65), Area sportiva Meano (1.200), Giardino Palazzo Sardagna Meano (1.201,32), Giardino Casa Civica Villamontagna (1.239,54), Giardino Itea Clarina (1.275,12), Giardino Centro civico Vela (1.328,25), Giardino via Einaudi (1.329,01), Giardino Borino (1.348,77), Giardino Salè Povo (1.424,44), Giardino Graffiano (1.431,84), Giardino Rio Val Gola Ravina (1.492,92), Giardino Centro civico Povo (1.567,34).
Pur non essendo esplicitamente nominato, ad essi si aggiunge il parco di Santa Chiara (12 mila metri) perché i giochi sono in tal modo disposti che, di fatto, il divieto varrà per ogni angolo.