Anno giudiziario, preoccupano i furti nelle abitazioni

È l’aumento dei furti la nota dolente del quadro della giustizia penale tracciato per il Trentino Alto Adige dal presidente della Corte d’Appello di Trento, Carlo Maria Grillo, all’inaugurazione dell’anno giudiziario, oggi a Trento. Ei reati contro il patrimonio sono stati definiti «vera nota dolente» dal procuratore generale di Trento, Giovanni Pescarzoli, «non solo per il dato statistico, ma anche perchè si registrano in tutto il distretto fenomeni di associazionismo criminale» finalizzato a commettere urti e rapine.

Per quanto riguarda i furti in abitazione risultano pressoché stabili a Trento (1.301 rispetto ai 1.290 della precedente rilevazione, nella quasi totalità con procedimenti contro ignoti. Aumentate le rapine (da 43 a 62) e i reati di usura (da 2 a 5).

A Bolzano più furti in abitazione e con strappo (267 di ignoti, cioè 69 in più) e 117 di noti (15 in meno) e per i restanti furti risultano passati 7.686 a 8.255 di ignoti (da 937 a 752 quelli di ignoti). Anche dalla Procura di Rovereto viene segnalato un costante aumento dei furti, con 204 iscrizioni (20 in più) per furto aggravato e 46 per furto in abitazione (25 in più). In flessione rapine e estorsioni commesse da minorenni (da 8 a 5), mentre aumentano i furti, con 131 procedimenti (12 in più), le estorsioni con 9 procedimenti (6 in più) e le rapine con 11 procedimenti (7 in più).

Nessuna variazione rilevante segnalata per i delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare con riferimento a Peculato, corruzione e concussione. Netta diminuzione invece per le violazioni in materia di indebita percezione di contributi pubblici. nessuna iscrizione per reati di associazione di tipo mafioso segnalata dal procuratore distrettuale di Trento.
Per gli omicidi volontari due iscrizioni a Trento (una in meno), una a Rovereto (erano 4 alla precedente rilevazione), due a Rovereto (una in più). Pressochè stabili le iscrizioni per omicidio colposo derivante da infortunio sul lavoro a Trento(5 rispetto a 4) e in calo per lesioni colpose (163 rispetto a 192.
A Bolzano il dato per gli omicidi colposi è passato da 2 a 3, mentre è aumentato quello per le lesioni (da 170 a 326). In diminuzione sensibile il dato degli incidenti stradali mortali.

Per quanto riguarda i reati a carattere sessuale, cioè alla violenza sessuale, la diffusione a Trento viene definita «complessivamente modesta in rapporto alla dimensione del territorio», pure con un aumento da 32 a 46, stabili gli episodi di stalking denunciati (91 rispetto a 89). Bolzano ha visto una diminuzione delle violenze sessuali denunciate da 82 a 68, Rovereto da 19 a 15. Flessione lieve, in parte probabilmente dovuta alle novità normative per le «droghe legger» per i reati in quest’ambito. Nessun particolare allarme per i reati informatici.

Reati fallimentari e societari in linea, aumento invece per la bancarotta a Trento (da 20 a 47), così come a Bolzano (da 26 a 38), mentre la tipologia è scesa a Rovereto (da 24 a 20).
Riduzione in schiavitù come reato in diminuzione a Trento (da 61 a 28 iscrizioni) e in aumento a Bolzano (da 11 a 14). In materia di inquinamento la Procura di Trento parla di un dato pressochè «fisiologico», mentre il procuratore di Bolzano di una situazione «sostanzialmente positiva» e quello di Rovereto riferisce di un aumento di iscrizioni (da 99 a 143). Aumento dei reati tributari alla Procura di Trento (da 101 a 126), diminuzione a Bolzano (da 278 a 214), dopo l’impennata dello scorso anno (da 175 a 278), diminuzione a Rovereto (da 100 a 84).
Tra le segnalazioni della relazione del presidente della Corte d’appello l’impatto sull’opinione pubblica evidenziato dal procuratore di Bolzano del caso «Holyware», a carico di sette italiani e di un norvegese per la diffusione di idee fondate sull’odio razziale per motivi religiosi verso la comunità ebraica, così come il caso di Alex Schwazer «che sta provocando un autentico terremoto nel mondo dello sport italiano».

Il procuratore di Rovereto segnala infine, trattandosi di un delitto contro l’ordine pubblico, il procedimento a carico di un componente del gruppo anarchico locale, accusato di istigazione a delinquere nei confronti di un ufficiale dei carabinieri che si occupa della formazione dei militari impegnati nelle missioni all’estero, già oggetto in passato di un’aggressione all’università di Trento.
Richieste di archiviazione per prescrizione scese da 84 a 27 a Trento, da 33 a 21 a Bolzano e da 47 a 14 a Rovereto.
Sottolineata infine l’attenzione al risparmio sui costi delle intercettazioni.
Per la giustizia civile quadro in linea con lo scorso anno per la durata media dei procedimenti (da 18 a 24 mesi), non ulteriormente comprimibile, salvo variazione dell’organico, con un numero comunque leggermente superiore all’anno passato.

 

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