Borgonovo Re a Flor: «Faceva meglio a tacere»
«Mi viene da dire che: un bel tacer non fu mai scritto»
«Mi viene da dire che: un bel tacer non fu mai scritto. L'intervista del direttore Flor è stata inopportuna e inappropriata perché si è anticipata come una decisione già presa quella che invece è solo un'idea in una fase embrionale della discussione». L'assessora provinciale alla salute, Donata Borgonovo Re , non è una persona che perde le staffe facilmente o che alza la voce, ma pur mantenendo i toni e il fare garbato che le sono propri, ieri non riusciva a nascondere di essere su tutte le furie per l'anticipazione confermata ieri all' Adige dal direttore generale dell'Azienda sanitaria, Luciano Flor , della volontà di concentrare sull'ospedale di Rovereto un unico polo delle neuroscienze, spostando qui i reparti di neurologia e neurochirurgia oggi divisi fra Trento e Rovereto nell'arco di un anno e mezzo, e allo stesso modo di realizzare «poli specialistici» anche riguardo ad altri reparti ora divisi sui due ospedali, come nel caso di oculistica. Secondo Flor, infatti, non si può «aspettare il Not per riorganizzare».
Assessora Borgonovo Re, il direttore Flor ha confermato ieri all'Adige quanto aveva accennato nei giorni scorsi nell'incontro con i medici. Ha dato anche i tempi di questo progetto sui poli specialistici di Rovereto e Trento, dicendo che si potrebbe essere operativi in un anno e mezzo. È così?
Dopo l'incontro tra Flor e i medici nel quale era uscita per la prima volta pubblicamente questa ipotesi io avevo deciso volutamente di non dire nulla, perché avevo visto che non c'erano dichiarazioni virgolettate ma erano indiscrezioni. Ma ora che il direttore generale ha deciso di rilasciare un'intervista io devo intervenire, non per tarpare le ali ma per chiarire che se anche ci sono delle riflessioni in corso su questa ipotesi, sono solo a livello embrionale, il tema va ancora approfondito con i professionisti coinvolti, e parlare ora di tempi è come mettere il carro davanti ai buoi.
Quindi vuole dire che la Provincia non ha deciso di realizzare un polo delle neuroscienze a Rovereto e riorganizzare i reparti su poli specialistici? Ma intende farlo?
È solo un'idea che si sta valutando. E per questo ritengo sia stato inopportuno anticipare la cosa quando una decisione non è ancora stata presa: vuol dire non sapere distinguere un desiderio o una propria visione personale da un percorso aziendale e della Provincia che non si è ancora concluso.
Visto che il nuovo bando per il Not è ancora in fase di elaborazione, oltre agli aspetti finanziari state pensando di rimettere mano anche alle caratteristiche tecniche del progetto?
È una opzione che stiamo valutando. Gli aspetti finanziari stanno prendendo più tempo del previsto, ma non tutti i mali vengono per nuocere e quindi stiamo facendo anche delle verifiche per ripartire con una nuova progettualità tenendo conto delle funzioni dell'ospedale proiettate nel futuro.