Anoressici e bulimici anche a 8 anni
Anoressia e bulimia sono sempre più diffuse perfino nella fase pre-adolescenziale. I disturbi alimentari hanno un picco di incidenza nella fascia d'età che va dai 12 ai 25 anni, ma purtroppo questo valore sta drasticamente calando arrivando fino agli 8 anni d'età quando i bambini assorbono messaggi televisivi pubblicitari in maniera acritica. A lanciare l'allarme è stato ieri Aldo Genovese , direttore del Centro per i disturbi del comportamento alimentare di Trento, nel corso della presentazione del convegno «Oltre l'immagine - Disagio adolescenziale e disturbi del comportamento alimentare», promosso dall'associazione Arca con il sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Trento e Rovereto, che si terrà venerdì 13 marzo (ore 20) al Muse.
Un appuntamento che anticipa la Giornata nazionale sui disturbi del comportamento alimentare del 15 marzo. Presso il Centro di Trento ad oggi sono 330 i pazienti seguiti. Per la maggior parte sono giovani colpiti dall'anoressia nella fascia d'età che va soprattutto dai 14 ai 18 anni e dalla bulimia nervosa soprattutto tra i 19 e i 24 anni. «Ci sta preoccupando molto - ha spiegato Genovese - la sempre maggiore precocità della comparsa di questi problemi. Oggi il nostro servizio sta diventando d'urgenza perché quando arrivano le persone sono per la maggior parte in una situazione di immediato ricovero». Parole allarmanti che si riferiscono ad una società sempre più spesso investita da canoni e stereotipi che poco hanno a che vedere con la normalità. I disturbi alimentari hanno comunque una causa multifattoriale ed oggi la prevenzione è possibile attraverso l'aiuto, dato da associazioni come Arca, nello sviluppare nelle persone una sorta di senso critico rispetto i messaggi che arrivano dall'esterno. Ad essere colpite da disturbi alimentari sono soprattutto le donne per il 90% dei casi, mentre il restante 10% riguarda gli uomini. Un dato, quest'ultimo, che è però in rapido aumento.
Chi oggi si rivolge al Centro per i disturbi del comportamento alimentare nel 60% dei casi arriva ad una guarigione completa. Ma anche sul nostro territorio non sono mancati i decessi causati da disturbi alimentari. «Se si riescono - ha spiegato Aldo Genovese - ad intercettare i disturbi entro due anni dall'esordio si riesce ad arrivare ad una guarigione completa senza pericolo di ricadute. Purtroppo oggi i disturbi alimentari come l'anoressia e la bulimia detengono la più alta percentuale di mortalità di tutti i disturbi psichici e nella fascia d'età che va dai 12 ai 25 anni sono al secondo posto per mortalità dopo gli incidenti stradali». Al convegno che si terrà dopodomani al Muse interverranno, oltre al direttore Aldo Genovese, anche il professor Alberto Pellai medico ricercatore dell'Università di Milano e l'avvocato Eleonora Stenico , Consigliera di parità.